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Ciclismo, Damiano Cima: “La Gazprom-RusVelo ci tiene a far bene in Italia. Abbiamo una grande responsabilità”

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Dopo le prime due annate da professionista assieme alla Nippo-Vini Fantini, Damiano Cima si è lanciato in una nuova sfida; questa volta all’estero. Di fatti, proprio da questa stagione, la Gazprom-RusVelo ha aperto le porte anche agli azzurri, accaparrandosi il ventiseienne bresciano, oltre al fratello minore Imerio, poi Marco Canola, Cristian Scaroni, e Simone Velasco. Il velocista lombardo è salito alla ribalta lo scorso anno con la vittoria a sorpresa in occasione della dodicesima tappa del Giro d’Italia, e la conquista del “Trofeo Fuga Pinarello”, dopo aver percorso in tutte e tre le settimane della Corsa Rosa, la bellezza di 932 chilometri in avanscoperta. Due fattori che non sono passati inosservati davanti agli occhi della Gazprom, che da quest’anno punterà davvero tanto su di lui e sugli altri italiani, soprattutto nel nostro Paese, in cui finora i russi hanno ottenuto diverse soddisfazioni. Cima, attualmente impegnato nel ritiro al Rifugio Sapienza sull’Etna, ci ha parlato dell’approdo nella sua nuova formazione, la preparazione effettuata finora e le ambizioni personali e collettive per la nuova stagione. 

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Com’è nato l’interesse della Gazprom nei tuoi confronti?

“Indicativamente tutto è nato intorno a luglio. Ci sono stati alcuni contatti, abbiamo avuto un incontro in cui c’è stata una valutazione del progetto, mi hanno convinto e a settembre ho firmato un contratto annuale con loro”.

Come hai affrontato la preparazione invernale con la tua nuova squadra, la Gazprom-RusVelo?

“Diciamo che rispetto agli altri anni ho passato più giorni in ritiro. Abbiamo fatto 20 giorni a dicembre e altrettanti a gennaio, aumentando i carichi di lavoro. E adesso vedremo i risultati. Per ora abbiamo fatto un lavoro non specifico ma di base. Adesso vedremo di corsa in corsa dove dovremo lavorare di più, per migliorare e fare meno fatica possibile”.

Da quest’anno, per la prima volta nella storia della formazione russa, sono entrati a far parte dell’organico anche dei corridori italiani. Hai notato delle differenze nell’approccio di gestione e preparazione da parte della Gazprom? Anche a livello di mentalità.

“Sono due mentalità completamente diverse. Per ora posso dirti che mi trovo bene. Ovviamente è cambiato il gruppo di lavoro, gli allenamenti, un po’ tutto”. 

Oltre a tuo fratello Imerio, hai ritrovato anche Canola, e sono arrivati anche Velasco e Scaroni. Vi siete subito ambientati in questa nuova realtà?

“Secondo me ci siamo integrati bene all’interno del gruppo. Ovviamente non sta me a dirlo, lo vedremo con i risultati in corsa e da quello che riusciremo ad ottenere tutti insieme come una grande squadra. E sì, c’è anche mio fratello. Sai di avere un appoggio, un supporto da parte di una persona che può aiutarti nei momenti di difficoltà. È anche una motivazione in più. La famiglia è un valore importante”.

Che riscontri hai avuto dalle prime trasferte?

“Sono abbastanza contento. Adesso arriveranno delle corse importanti come la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo a cui la squadra tiene molto, e cercherò di farmi trovare pronto”. 

Quest’anno non avrai l’occasione per bissare il successi di tappa al Giro, ma hai già messo una ‘X’ su una corsa in particolare?

“Attualmente non ancora. La squadra ci tiene a far bene in Italia. Cercheremo di dare il massimo in queste corse. Il nostro Paese mi ha sempre portato abbastanza fortuna. Speriamo in bene. Ci aspettano delle responsabilità non indifferenti. Loro credono tanto in noi e noi dovremo essere totalmente concentrati per dare il massimo e andare alla ricerca del risultato migliore”.

Quali saranno i prossimi appuntamenti? 

“Dopo il ritiro che siamo facendo sull’Etna andremo alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo. Al termine di questa due corse tracceremo un primo bilancio per valutare un po’ il prosieguo della stagione”.

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lisa.guadagnini@oasport.it

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Foto: Damiano Cima

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