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Ciclismo, i Mondiali dell’Italia: 1991, la prima gemma di Gianni Bugno – VIDEO

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Era un’Italia dominante, in lungo e in largo. La Nazionale nettamente più forte di ogni edizione delle manifestazioni iridate. Gli azzurri partivano sempre da favoriti ed erano quasi costretti a portar a casa il risultato massimo. Nel 1991 è arrivato il colpaccio, timbrato Gianni Bugno: il primo di due consecutivi per il fenomeno nativo di Brugg.

Circuito non durissimo in quel di Stoccarda, in Germania. 252,8 chilometri, con un solo breve strappo per provare ad evitare la volata di gruppo. Tanti attacchi nelle prime fasi di gara, ma la prova in linea va a decidersi, com’è ovvio che sia, all’ultima tornata. Ci prova in casa Italia Maurizio Fondriest, vincitore nel 1988, in coppia con il transalpino Marc Madiot, ma il plotone va a chiudere.

Al contrattacco però si crea l’azione decisiva. Vanno via in quattro e sono coloro che si giocheranno il titolo: il colombiano Alvaro Mejia, l’olandese Steven Rooks, lo spagnolo Miguel Indurain e l’italiano Gianni Bugno. Occhi puntati ovviamente su Indurain, vincitore del Tour proprio in quella stagione. Il quartetto arriva all’ultimo chilometro con un margine rassicurante: possono giocarsi il successo allo sprint. Una volata in stile pista, con i quattro che si studiano: parte Mejia, Indurain non ne ha e Bugno lancia l’attacco, con Rooks che prova a rimontare ma deve accontentarsi dell’argento. In casa Italia da sottolineare anche la nona piazza dell’attuale CT Davide Cassani.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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