Ciclismo
Ciclismo, nasce il Giro d’Europa? I corridori suggeriscono fusione tra Giro d’Italia, Tour e Vuelta
Il coronavirus ha fermato il mondo del ciclismo, non si tornerà a correre prima del mese di maggio anche se probabilmente i tempi saranno più lunghi perché non sarà semplice sconfiggere questa pandemia nel giro di poche settimane. L’Unione Ciclistica Internazionale sta già vagliando le ipotesi di un nuovo calendario, bisogna recuperare il Giro d’Italia che non andrà in scena a maggio e si dovrà trovare spazio anche alle Classiche Monumento cancellate in primavera (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi). L’auspicio è quello di disputare il Tour de France regolarmente tra fine giugno e metà luglio ma anche la Grande Boucle non è così scontata, si parla già di una possibile disputa a porte chiuse.
Il rinvio delle Olimpiadi al 2021 lascia sicuramente più spazio a disposizione ma c’è un’altra ipotesi che sta caldeggiando in seno al gruppo e che oggi è stata rilanciata da Matteo Trentin sui social. Il vicecampione del mondo ha infatti parlato di un Giro d’Europa, ovvero una Grande Corsa a tappe di tre settimane da svolgersi tra Italia, Francia e Spagna (i tre Paesi che ospitano le corse di riferimento): una sorta di fusione tra Corsa Rosa, Tour de France e Vuelta di Spagna con sette frazioni in ogni Nazione. Sarebbe indubbiamente una grande festa e un ottimo modo per uscire da questo periodo molto difficile anche se non sarà semplice da realizzare: i singoli organizzatori hanno tutto il loro interesse a conservare le proprie gare ma se davvero non ci saranno altre strade da percorrere a causa di Covid-19 allora la super-fusione sarebbe un’ipotesi da valutare molto seriamente.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Valerio Origo