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Coppa Davis 2020, Italia sul velluto contro la Corea del Sud: centrate le Finals, a novembre si vola a Madrid
A volte, se presi sotto gamba, anche gli impegni sulla carta più semplici possono tramutarsi in enormi tranelli. Non è stato il caso dell’Italia del tennis, che nel fine settimana appena trascorso ha liquidato agevolmente la Corea del Sud nel turno di qualificazione e ha così ottenuto l’accesso alle Finals di Coppa Davis 2020, in programma tra il 23 e il 29 novembre a La Caja Magica di Madrid. La Nazionale capitanata da Corrado Barazzutti si è comportata in maniera impeccabile, mantenendo sempre alta la concentrazione e non risentendo minimamente della peculiare atmosfera al Tennis Club Cagliari, deserto in ottemperanza al decreto governativo per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
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Ad apporre la prima firma sul 4-0 con cui gli azzurri si sono sbarazzati della Corea del Sud è stato Fabio Fognini, che ha impiegato soltanto un’ora e quattro minuti per sconfiggere Duckhee Lee, numero 251 del ranking ATP. Il tennista di Arma di Taggia è sceso in campo con lo spirito giusto e ha fatto sentire fin dal principio del match l’abissale gap tecnico con il suo avversario, sbrigando la pratica con il punteggio di 6-0 6-3 e mettendo in discesa la strada verso le Finals. Qualche ora dopo, superata l’interruzione per pioggia, a conquistare il preziosissimo punto del 2-0 è stato Gianluca Mager, che ha avuto la meglio su Ji Sung Nam con il risultato di 6-3 7-5. Un match non facile per il venticinquenne sanremese, che ha pagato la tensione per l’esordio con la Nazionale e non è stato in grado di proporre al meglio il suo classico gioco, anche perché condizionato da un piccolo fastidio all’adduttore: ciononostante, il recente finalista del Rio Open ha sfoderato una prova di carattere, riuscendo a non perdere la testa nel momento più difficile e ad aggiudicarsi un secondo set sofferto con grande grinta.
Sabato bastava un punto per guadagnare la certezza della qualificazione a Madrid ed è subito arrivato grazie al match di doppio brillantemente vinto da Fabio Fognini e Simone Bolelli contro il duo coreano composto da Ji Sung Nam e Min-Kyu Song. La consolidata coppia azzurra, ad eccezione di un piccolo passaggio a vuoto all’inizio del primo set, ha fatto valere la propria maggiore levatura e ha concesso soltanto quattro giochi agli asiatici, chiudendo in un’ora e un minuto con il punteggio di 6-3 6-1. I vincitori del torneo di doppio agli Australian Open 2015 hanno confermato la loro nota complementarietà, caratterizzata dalla regolarità di Bolelli e dai lampi di genio di Fognini. Per chiudere in bellezza la giornata, Stefano Travaglia ha travolto per 6-0 6-1 in appena quarantasette minuti di gioco il ventunenne Yunseong Chung e ha decretato il definitivo 4-0.
Corrado Barazzutti ha dunque tanti buoni motivi per sorridere e può guardare con ottimismo alle Finals di novembre. La squadra azzurra, seppur contro un avversario di bassa caratura, ha dimostrato di esserci e con gli innesti di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, assenti sulla terra rossa di Cagliari, a Madrid è lecito sognare.
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