Oltre Cinquecerchi
Coronavirus, scuole chiuse in tutta Italia fino al 3 aprile. Ma non si verrà bocciati: la normativa
7.985 malati (1598 in più di ieri), 724 guariti, 463 decessi: è questo il bilancio legato all’emergenza coronavirus in Italia. Pertanto, al fine di arginare la criticità, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo provvedimento che estende la “zona rossa” a tutta l’Italia. “Io resto a casa“, sono le parole di Conte nella conferenza stampa di alcuni minuti fa, per sensibilizzare la collettività sulla gravità della situazione.
“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e sub intensiva e dei deceduti. Le nostre abitudini, quindi, vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito. E ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”, le parole del Premier. Tra le nuove misure in vigore da domani, ci sarà la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università fino al 3 aprile. L’anno scolastico sarà considerato valido se non si dovesse riuscire a ritornare sui banchi o se lo si farà tra diverse settimane?
Si può stare tranquilli da questo punto di vista. L’anno sarà valido. L’articolo 74, comma 3, del decreto legislativo 297/94 afferma che “allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni” ma il Ministero dell’Istruzione ha precisato, già nel 2012, che “se si verificano eventi imprevedibili che inducano i Sindaci ad adottare ordinanze di chiusura delle sedi scolastiche, si deve ritenere che è fatta comunque salva la validità dell’anno scolastico, anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200“.
Si potrebbe eventualmente valutare di posticipare il termine dell’anno scolastico (attualmente è fissato a inizio giugno, il giorno esatto dipende dalle Regioni) anche se sembra un’ipotesi molto difficile. Il Ministero dell’Istruzione ha già attivato la possibilità di lezioni on-line. Da definire eventualmente quali saranno i voti in pagella mentre non ci sono ancora notizie riguardo all’Esame di Maturità.
La chiusura delle scuole pone l’accento su un altro aspetto, quello della bocciatura. Date le circostanze, una valutazione negativa potrebbe essere disincentivata perché, qualora arrivasse, c’è un alto rischio che molti facciano appello al ricorso.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse