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Coronavirus Tokyo 2020, il Premier giapponese Abe: “Si faranno a luglio come previsto”
Se c’è un paese che, in questa situazione di emergenza globale, può tentare il miracolo di organizzare un evento mondiale come le Olimpiadi è il Giappone e il segnale positivo, per quanto possano contare le parole oggi, a quattro mesi e mezzo dall’evento, arriva da una delle massime istituzioni politiche nipponiche, il premier Shinzo Abe che oggi ha escluso lo stato di emergenza, nonostante i 1467 casi rilevati in Giappone finora, moli dei quali però dovuti all’evacuazione della nave Pacific Princess, con un numero di decessi fermo a quota 28.
Abe, comunicando la scelta di non voler dichiarare lo stato di emergenza, ha rilasciato anche questa dichiarazione in merito alle Olimpiadi che dovrebbero scattare a Tokyo il 24 luglio prossimo. “Vogliamo organizzare i Giochi come previsto, senza problemi, controllando la diffusione del virus – ha dichiarato il capo del governo giapponese – Siamo in stretto coordinamento con i funzionari interessati, compreso il Cio. Non vi sono stati cambiamenti in tal senso. Abbiamo concordato che il Giappone e gli Stati Uniti collaboreranno per il successo dei Giochi“, Abe ha confermato che, nell’incontro con il presidente statunitense Trump, non si è parlato di possibili ritardi dell’evento.
Il capo del Cio, Thomas Bach, sullo svolgimento dei Giochi Olimpici, giovedì aveva dichiarato che seguirà le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, riconoscendo che la cancellazione di alcune competizioni sportive preolimpiche ha già posto “gravi problemi”.
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