Biathlon

Dorothea Wierer e l’ipotesi ritiro: “Deciderò in primavera, ma il fisico e le motivazioni ci sono”

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Dorothea Wierer chiude il cerchio e, dopo i successi ai Mondiali di Anterselva, può fregiarsi della vittoria nella classifica generale della Coppa del Mondo di biathlon. Nell’inseguimento a Kontiolahti (Finlandia) sembrava impossibile poter ambire a tanto, visto il distacco con l’avversaria norvegese Tirill Eckhoff. Questo sport, però, è emozione pura e basta poco per “saltare per aria”. La fuoriclasse altoatesina ha avuto il merito di assorbire i momenti di difficoltà e di chiudere, lottando fino alla fine. Le nevi finlandesi l’hanno premiata, diventando a tutti gli effetti la terza biathleta nella storia, dopo Magdalena Forsberg e Magdalena Neuner, a imporsi almeno in due circostanze nella CdM e ottenendo almeno tre titoli iridati.

Una vittoria con dedica a tutti agli italiani “Andrà tutto bene“, pensando all’emergenza Coronavirus: “E’ nata prima della sprint di venerdì, perché ho cercato di far vedere che almeno con il pensiero ero in Italia. Non servono tante parole. Il messaggio è che solo insieme facciamo sempre vedere di che pasta siamo fatti nei momenti difficili, non ho dubbi“, le parole di “Doro”, intervista da La Gazzetta dello Sport. Un successo di grinta e anche con un po’ di polemica, dal momento che Wierer non aveva nascosto di gradire poco il fatto di gareggiare, quando il resto degli sport aveva interrotto a causa del Covid-19: “Non sono stati giorni facili. Più che pensare alle gare, volevo aggiornarmi sulle vicende italiane. Essere lontani dalla famiglia è stato tremendo, ma il mio obiettivo era dare, fare l’impossibile“.

Un successo dal valore particolare anche perché lei stessa era persuasa di aver raggiunto il top l’anno scorso, ma i riscontri di quest’anno nella rassegna iridata in casa e in questa Coppa del Mondo sono stati strepitosi. Ecco che i confronti si sprecano, ma lei guarda solo in casa propria. Pensando al futuro, l’azzurra ha precisato: “Adesso aspetto un attimo prima di decidere, vediamo in primavera, le squadre, la mia vita, la famiglia. Deve riflettere su tutto. Certo, quando le cose girano bene, non vorresti mai smettere: il fisico e le motivazioni diciamo che ci sono“. A questo punto, da appassionati e sportivi, ci si augura che gli stimoli la sostengano ancora a lungo.

 

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Foto: LaPresse

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