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Emergenza coronavirus: chiuso (quasi) tutto in Lombardia. Stop a uffici e cantieri, vietata l’attività sportiva all’aperto fino al 15 aprile

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La Lombardia ha deciso di affrontare di petto l’emergenza coronavirus e ha intensificato le misure restrittive per evitare il contagio e cercare di uscire al più presto da questa situazione. Si è dunque disposta la chiusura di uffici pubblici, studi professionali, attività artigianali non legate all’emergenza o alle filiere esenziali. Proibita l’attività sportiva all’aperto di qualsiasi tipo. Stop anche ai cantieri ad eccezione di quelli legati a strutture sanitarie e a infrastrutture. Rimangono aperti negozi di alimentari, farmacie/parafarmacie, edicole ma sempre rispettando la distanza di almeno un metro tra le persone e all’ingresso sarà cura del gestore/titolare provvedere alla rilevazione della temperatura corporea.

EMERGENZA CORONAVIRUS: COSA RIMANE APERTO IN LOMBARDIA

– Ipermercati, supermercati, negozi di alimentari, discout di alimentari, minimercati, commercio al dettaglio di prodotti surgelati.

– Farmacie e parafarmacie, commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici.

– Edicole (commercio al dettaglio di giornali, riviste, periodici).

– Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati.

– Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.

– Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati (pompe di benzina).

– Comercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni in esercizi specializzati.

– Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano, materiale elettrico e termoidraulico.

– Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.

– Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.

– Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione.

– Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici.

– Commercio al dettagio di materiale per ottica e fotografia.

– Commercio al dettaglio di saponi, detersivi e affini.

– Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e riscaldamento.

– Commercio al dettaglio per corrispondenza (compravendita on-line).

– Lavandarie e tintorie.

– Pompe di benzina.

– Trasporti garantiti (anche se contingentati).

COSA CHIUDE E COSA È VIETATO (IN AGGIUNTA AL GIÀ CHIUSO E VIETATO):

– Uffici pubblici (fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità).

– Attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali.

– Attività motoria e sport all’aperto, in qualsiasi modo e anche in solitaria: stop a jogging, biciclettata, passeggiate etc.

– Studi professionali salvo quelli relativi ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza.

– Cantieri edili, salvo quelli legati ad attività di ristrutturazione sanitarie e ospedaliere ed emergenziali, oltre quelli stradali, autostradali e ferroviari.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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