Formula 1
F1, Daniel Ricciardo: “Tentare di correre a Melbourne è stato come giocare con il fuoco”
La pandemia di Covid-19 ha fermato sul nascere il Mondiale 2020 di F1, costringendo gli organizzatori ad annullare la prima gara a Melbourne a pochi giorni dalla disputa. Uno dei piloti più dispiaciuti è stato sicuramente Daniel Ricciardo, che, però, a posteriori, non può che giudicare inevitabile la decisione dei vertici del più importante campionato automobilistico, sebbene giunta con un certo ritardo e solamente dopo che fosse emerso un caso di contagio all’interno della McLaren.
Il pilota della Renault, nato a Perth, ha parlato a Marca: “Non avevo riflettuto molto sull’intera situazione del coronavirus, ma in fondo avevo alcune preoccupazioni. Stavamo sicuramente giocando con il fuoco“. Riguardo al momento in cui si è venuto a sapere di un caso di Covid-19 all’interno del team McLaren, Ricciardo dice: “Era strano essere lì, e anche giovedì mi stavo preparando per gareggiare quel fine settimana. Ma non ero sicuro di cosa sarebbe successo: sapevo che c’era un piccolo rischio che tutto potesse essere cancellato all’ultimo minuto. La bomba per me fu in realtà quando andai a letto giovedì sera e, poco prima di andare a dormire, vidi che la McLaren si era ritirata dalla gara a causa del caso all’interno della sua squadra. Quindi sono stato sveglio per altre tre ore cercando di ottenere qualche informazione in più, ma ero certo che non avremmo gareggiato senza una griglia completa. Ad essere sincero, non mi sentivo più a mio agio con quella situazione“.
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antonio.lucia@oasport.it
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