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F1, Ferrari e la pausa prolungata: si migliorerà la macchina? Al lavoro su anteriore e power unit, si riparte in estate

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Il Mondiale F1 doveva incominciare durante questo weekend ma l’emergenza coronavirus ha bloccato lo sport in tutto il Pianeta, si è cercato fino all’ultimo di tenere in piedi l’evento di Melbourne ma il buon senso ha prevalso e dunque si è lasciato l’Albert Park senza mai accendere i motori. Successivamente Liberty Media e la FIA hanno anche scelto di rinviare a data da destinarsi il GP del Bahrain e il GP del Vietnam dopo che si era già presa da tempo questa decisione anche col GP della Cina. Sono slittati anche il GP d’Olanda e il GP della Spagna, in un comunicato stampa si è dichiarato che il campionato della massima categoria automobilistica non inizierà prima della fine di maggio: se sarà col GP di Montecarlo del 24 maggio o col GP di Azerbaijan del 6 giugno lo scopriremo soltanto nelle prossime settimane.

In sostanza la stagione incomincerà circa tre mesi dopo il programma iniziale e questo ritardo potrebbe davvero cambiare i valori in campo perché tutte le scuderie avranno la possibilità di lavorare, migliorando così le proprie monoposto: il coronavirus ha indubbiamente fatto guadagnare delle ore preziose alla Ferrari che potrà concentrarsi a Maranello per perfezionare una monoposto che durante i Test di Barcellona non aveva convinto e che sembrava essere in netto ritardo nei confronti della favoritissima Mercedes. I meccanici e gli ingegneri del Cavallino Rampante sapranno davvero migliorare la vettura da mettere poi nelle mani di Sebastian Vettel e Charles Leclerc?

Il team principal Mattia Binotto dovrebbe sapere su quali aspetti concentrarsi insieme ai suoi uomini, la Ferrari è consapevole di quali sono i suoi punti deboli. Come riporta it.motorsport.com, bisognerà aspettarsi una SF1000 più aggressiva nella parte anteriore e la power unit potrà essere più evoluta, soprattutto nei concetti della camera di combustione: si potrebbe andare verso una pre-camera più calda. Nelle prime gare si capirà poi quali saranno davvero i valori in pista e se le Frecce d’Argento di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas saranno più vicine, senza dimenticarsi di Max Verstappen con la Red Bull.

 

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stefano.villa@oasport.it

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