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F1, Ferrari tra pessimismo e realismo in vista di Melbourne: Binotto fa il ‘pompiere’, ma la Ferrari deve vincere

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I test 2020 di F1 sono entrati a far parte dell’album dei ricordi e i punti di domanda sono molti. Bisogna essere onesti, si è capito decisamente poco perché tra motori depotenziati per varie ragioni e lavori specifici nei settori (talvolta anche micro-settori) si è assistito a una bella partita di poker sul tracciato del Montmeló (Spagna).

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“L’ufficio facce” è diventato un parametro di valutazione e a Maranello, lo si era annunciato, si è cambiato approccio rispetto al 2019: dalle esposizioni in stile “Tonino Guerra” a “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi. Sì perché le argomentazioni del Team Principal Mattia Binotto avrebbero potuto rappresentare una parafrasi di alcuni dei componimenti dell’autore nativo di Recanati. Il tecnico italo-svizzero è stato diretto: la Ferrari è dietro le sue avversarie e pensare di vincere le prime tre gare è qualcosa di complicato.

Indubbiamente dei problemi ci sono. Al di là di alcune considerazioni discutibili provenienti dalla Germania circa un motore 2020 meno prestazionale perché quello del 2019 era irregolare, la SF1000 ha evidenziato un oggettivo problema nella velocità di punta in rettilineo, soffrendo moltissimo nel t-1 del circuito catalano. Inoltre, la monoposto denuncia un po’ di sottosterzo e ciò lo si è notato in ingresso ad alcune curve. C’è da lavorare e soprattutto Mercedes sembra godere di un vantaggio da questo punto di vista.

Tuttavia, specie nell’ultima giornata, la simulazione del passo gara del monegasco Charles Leclerc con le hard è stata considerevole, anche se però mancava il confronto diretto con Red Bull e Mercedes che hanno svolto un altro lavoro. La sensazione è quindi quella che in Ferrari siano coscienti di dover risolvere delle problematiche, esaltando più ciò che non ha funzionato piuttosto quel che di buono si è fatto.

La verità o parte di essa la scopriremo a Melbourne (15 marzo), sede del primo round iridato, ma è chiaro che Binotto e i suoi uomini non possono dimenticare quale sia l’obiettivo della Rossa: vincere il titolo. Si parla di una versione “B” nel primo round europeo in Olanda (3 maggio), con una parte anteriore sensibilmente modificata per dare un miglior bilanciamento alla macchina. Lo sapremo presto e ci si augura che questo low profile esasperato di questi giorni sia frutto di un programma di lavoro preciso, piuttosto che un tentativo per nascondersi preventivamente da inevitabili insuccessi futuri.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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