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F1, Helmut Marko: “Credo di aver avuto il Coronavirus a febbraio, importante non farsi prendere dal panico”

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Il Mondiale 2020 di F1 è fermo per l’emergenza Coronavirus. Il Covid-19 ha sconvolto completamente il calendario e, di fatto, sono “saltati per aria” i primi otto round stagionali. Allo stato attuale delle cose si dovrebbe iniziare in Canada il 14 giugno, ma i punti interrogativi non mancano anche per l’appuntamento di Montreal.

Ciò detto, hanno fatto tanto discutere le recenti esternazioni del consulente della Red Bull Helmut Marko che, andando un po’ oltre lo scherzo, aveva affermato che Max Verstappen (pilota di punta del team di Milton Keynes) temesse il Coronavirus ed era meglio che fosse stato contagiato, essendo giovane. Una battuta non del tutto riuscita quella di Marko che, intervistato da F1-insider.com, è tornato a parlare della difficile situazione che tutti stiamo vivendo, rivelando di aver contratto il virus (a suo avviso): “A metà febbraio ho avuto un brutto raffreddore con una forte tosse. Ne ho sofferto per dieci giorni, un periodo insolito per me. Oggi sono quasi certo che fosse il Coronavirus. Questo dimostra che anche le persone più anziane possono sopravvivere. Io credo che sia importante non farsi prendere dal panico e affrontare questa pandemia in modo più razionale“, le parole di Marko.

Di fatto, in questo momento, l’approccio di tutti i Paesi è quello della chiusura e anche nella sua Graz la situazione non è diversa, come sottolineato da lui stesso: “Ci sono forti limitazioni. Sono stato costretto a chiudere quattro hotel e i caffè associati, e ora svolgono la funzione di cliniche in caso di emergenza. Tutto questo alimenta la paura, è come se fossimo in guerra“.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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