Formula 1
F1, i precedenti della Ferrari nel GP d’Australia: 9 successi per il Cavallino Rampante
Si comincia? Sulla carta il 15 marzo sarà il momento del primo via del Mondiale 2020 di F1, a Melbourne (Australia). Giusto porsi la domanda perché l’emergenza Coronavirus ha ormai un’estensione globale e i punti interrogativi sulla disputa del weekend sono ancora ben presenti. I segnali però da parte degli organizzatori sembrerebbero escludere questa eventualità.
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Parliamo dunque del 36° appuntamento iridato in territorio oceanico, anche se sono stati ben 84 i Gran Premi di Australia disputati nella storia. Il primo, infatti, risale addirittura al 1928 sul circuito di Phillip Island, dove ora corrono Motomondiale e Superbike, con il successo del padrone di casa Arthur Waite su Austin. Dopo numerose edizioni sparse tra i circuiti di Mallala, Waarmick Farm, Sandown, Mount Panorama, Leybrun, Caversham, Longford, Port Wakefield, Point Cook, Nuriootpa, Lakeside, Surfers Paradise, Oran Park, Wanneroo e Calder Park (dove vinse nel 1982 Alain Prost su Ralf-Cosworth), si arriva al 1985, anno dello sbarco del Gran Premio di Australia nel Mondiale di Formula Uno. Quali sono i precedenti della Ferrari?
La prima edizione si corse sul tracciato cittadino di Adelaide e vide il successo del finlandese Keke Rosberg (il padre di Nico) su Williams-Honda. Il circuito di 3220 metri, con un lunghissimo rettilineo, sul quale si sono vissuti scontri epici, era scenario, all’epoca, dell’ultimo appuntamento della stagione e regalava spesso duelli serrati. La Rossa, tuttavia, deve attendere la terza edizione per il primo successo. Toccò, infatti, all’austriaco Gerhard Berger vincere ad Adelaide nel 1987. Scattato dalla pole position (con sette decimi su Alain Prost) il ferrarista vinse a mani basse la gara con oltre un minuto su Michele Alboreto (per una doppietta tutta Ferrari) e un giro sul belga Thierry Boutsen su Benetton.
Da quel momento il Gran Premio di Australia diventa una sorta di tabù per la scuderia di Maranello che deve attendere addirittura il 1999, e l’arrivo del circuito di Albert Park, per tornare alla vittoria. In quella occasione fu il britannico Eddie Irvine a portare la vettura con il Cavallino Rampante al trionfo, approfittando del doppio ko delle McLaren di Mika Hakkinen e David Coulthard, per chiudere davanti ai due tedeschi Heinz-Harald Frentzen (Jordan) e Ralf Schumacher (Williams), mentre il ben più celebre fratello Michael, dopo essere partito in fondo allo schieramento per un problema al via, è costretto a rimontare alla disperata. Si ritrova quarto dopo pochi giri sfruttando la Safety Car, ma da quel momento, prima una foratura, quindi un problema tecnico, lo relegano in ottava, ed ultima, posizione.
Il Kaiser avrà modo di rifarsi, e con gli interessi, a Melbourne, vincendo quattro edizioni nelle successive cinque. Si inizia proprio nel 2000 con il tedesco che dà il via alla doppietta con Rubens Barrichello, mentre sul podio, a 20 secondi, trova posto anche suo fratello Ralf. Nel 2001, invece, Schumacher chiude con 1.7 secondi su David Coulthard, con Rubens Barrichello ad oltre mezzo minuto. Nel 2002, poi, arriva il tris, con il successo in scioltezza (18.6 di margine su Juan Pablo Montoya, Williams) e con 25.0 su Kimi Raikkonen (allora alla McLaren).
Dopo la parentesi del 2003 vinta proprio da David Coulthard, Schumacher e Barrichello piazzano un’altra doppietta nel 2004, con Fernando Alonso su Renault ad oltre mezzo minuto. Si chiude l’era del 7 volte campione del mondo e, nel 2007, si apre quella di Kimi Raikkonen. Il finlandese, all’esordio assoluto con la Rossa, vince la gara, scattando dalla pole position, con 7.2 su Fernando Alonso e 18.5 sull’esordiente Lewis Hamilton. Dall’edizione 2008, a quella del 2016, la Ferrari deve mangiare la polvere dei rivali, senza riuscire mai a salire sul gradino più alto del podio.
Per interrompere questo digiuno deve pensarci Sebastian Vettel, con le firme di tre e due anni fa. Nel 2017 scatta dalla seconda posizione alle spalle di Lewis Hamilton, ma lo supera al pit stop e chiude vincendo con ben 9.9 di margine. Terzo posto per Valtteri Bottas, sempre su Mercedes. Due stagioni fa, invece, prima fila composta da Hamilton e Kimi Raikkonen, con Vettel terzo. Il tedesco, grazie all’ingresso della Virtual Safety Car, beffa i primi due della gara e prende il comando. L’inglese non ci sta e prova a forzare, ma sbaglia in curva 11 e deve accontentarsi della piazza d’onore a 5.0 dal rivale. Terzo posto, ancora una volta, per Raikkonen a 6.3. Un totale di 12 successi per il Cavallino Rampante, che condivide il primato di vittorie in questo round con la McLaren, mentre la Mercedes è a quota 4.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse