Formula 1

F1, Lewis Hamilton ed il record di Michael Schumacher nel mirino. Il britannico può diventare il più grande di sempre

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Lewis Hamilton ha l’occasione unica di eguagliare, già al termine del 2020, la leggenda di Michael Schumacher. Dopo aver siglato il record di pole nell’occasione del GP d’Italia 2017, Hamilton cercherà al termine del campionato di raggiungere l’ex ferrarista nel numero di corone iridate. Con i sette titoli sempre più vicini, Hamilton ha tutto il tempo e la possibilità di arrivare a quota otto ed entrare definitivamente nella storia.

Il record di sette Mondiali conquistati non è l’unico traguardo a cui ambisce Hamilton. Il 35enne nativo di Stevenage, attualmente fermo ad 84 successi, potrebbe raggiungere e superare Schumacher che nella sua mitica carriera ha raccolto 91 sigilli. Nella situazione attuale, Hamilton ha tutte le carte in regola per agguantare le cifre del campione tedesco, un’ impresa che sembrava impossibile al momento del ritiro dello sfortunato teutonico, rimasto vittima del gravissimo incidente con gli sci nel 2013.

Dopo l’eventuale sorpasso su Schumacher, l’inglese di casa Mercedes avrebbe l’occasione di puntare verso un ulteriore target. Un obiettivo che Hamilton potrebbe segnare è quello delle 100 vittorie in carriera. Questo risultato sembra essere alla portata dell’inglese, protagonista di un periodo storico che concede ad ogni anno la possibilità di correre una ventina di prove. L’allungamento del calendario favorisce il britannico che, rispetto a Schumacher, può sfruttare cinque o sei eventi supplementari.

Un ulteriore punto a favore del sei volte campione del mondo è la superiorità messa in campo dalla propria vettura. Grazie alla Mercedes attuale, assoluta regina dal 2014 ad oggi, Hamilton partirà con tutti i favori del pronostico per aggiudicarsi i prossimi due campionati. Con lo slittamento delle nuove regole per la massima formula, il britannico dispone di un altro anno in cui imporre la sua superiorità. Anche nella stagione ventura rivedremo sulle piste di tutto il mondo le stesse auto attualmente in attività. Il 2022 rappresenterà invece l’inizio di un nuovo ciclo per il Mondiale di Formula 1 e non va escluso che possa coincidere con il momento dell’addio per l’inglese a 37 anni. Al tempo stesso la rivoluzione regolamentare potrebbe però infondere ulteriori stimoli al britannico, tuttavia non è scontato che la Mercedes continui a mantenere il netto vantaggio tecnico attuale.

Ricordiamo infine che il contratto che lega l’inglese alla Mercedes è valido fino al termine del 2020, ma tutto lascia intendere che verrà riconfermato con un nuovo ingaggio da record e che il campione sarà pronto a riscrivere tutti i primati.

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Foto: LaPresse

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