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F1, nuovo biennio di monopolio Mercedes in arrivo? Sviluppi congelati e nuove regole slittate al 2022: per Ferrari e Red Bull si fa dura

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Il Mondiale 2020 di F1 è ancora fermo e con ogni probabilità rimarrà tale quantomeno fino all’estate, per cercare di superare la grave emergenza sanitaria in corso, con il problema del virus COVID-19 che ormai interessa tutto il mondo. Pochi giorni fa è stato dunque necessario che i poteri forti si riunissero e prendessero decisioni piuttosto importanti per l’immediato futuro e quello un po’ più lontano, che significa prossime due stagioni.

Il Consiglio Mondiale della FIA, lo Strategy group e la Commissione della F1 hanno deciso infatti nella riunione di venerdì di chiudere forzatamente i lavori per tutti i team di Formula 1, una misura attuata per cercare di limitare ulteriormente i contatti ravvicinati di persone e che ha di fatto anticipato la normale sosta di due settimane che solitamente si tiene durante l’estate. Ma non è tutto qui, perché è arrivata come detto anche la decisione (abbastanza prevedibile) di rinviare lo stravolgimento regolamentare dal 2021 al 2022, vista l’impossibilità (o quantomeno l’incertezza) dei team di poter lavorare in maniera consona sul progetto della vettura del prossimo anno.

Al di là del discorso etico e morale, certamente prioritario in questo momento, viene però da pensare che la dea bendata abbia sorriso una volta di più alla Mercedes in tutto questo. Sì, perché con ogni probabilità il Mondiale 2020 non sarà annullato e si riuscirà a disputare il numero minimo di Gran Premi per poter assegnare il titolo, ovvero otto, e la scuderia della stella a tre punte avrà così a disposizione un’altra stagione da probabile dominatrice per ampliare uno strapotere che dura ormai da un lustro. Non solo Ferrari e Red Bull, bensì tutti i team aspettavano con grande impazienza il 2021 per provare a dimostrare di sapersi far trovare pronti e prendere il posto dei tedeschi al vertice della Formula 1, interpretando al meglio tutte le sottigliezze del nuovo regolamento.

Dall’altro lato però a Maranello si potrà utilizzare questo tempo supplementare per correre ai ripari rispetto a ciò che apparentemente non aveva funzionato nei test e magari riuscire a proporre una versione B della monoposto terminati i 21 giorni di stop delle attività. Lewis Hamilton questa stagione andrà a caccia del settimo titolo della sua carriera, è pronto ad acciuffare il record detenuto da Michael Schumacher e con questa nuova situazione potrebbe anche approfittarne per sopravanzare il tedesco alla fine del 2021 se Mercedes riuscisse a restare la vettura da battere.

Un altro nodo da sciogliere in casa Ferrari è quello relativo al contratto di Sebastian Vettel, chiamato ad iniziare al meglio la stagione per dimostrare in pista di essere ancora utile a un progetto che sembra si stia focalizzando sul compagno Charles Leclerc. Naturalmente anche i tempi per questa operazione si allungheranno, ed è molto improbabile che si arrivi ad una soluzione in entrambe le direzioni prima di aver assistito a qualche Gran Premio, dunque il quattro volte campione del mondo dovrà riuscire a rimanere concentrato al massimo e farsi trovare pronto non appena il circus delle quattro ruote riprenderà il proprio cammino.

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michele.brugnara@oasport.it

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