Tokyo 2021

Gianni Petrucci sulle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Non avrebbe senso rinviarle di alcuni mesi”

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Olimpiadi di Tokyo sì o no? E’ questa la domanda che ci si sta ponendo da qualche settimana, rispetto alla problematica del Coronavirus. La pandemia globale, che ha sconvolto la vita della collettività, continua a causare un numero crescente di contagi e di vittime e appare ben lontana una conclusione. Per questa ragione sono tanti i dubbi circa il via dei Giochi (dal 24 luglio al 9 agosto).

Nella giornata di ieri è andata in scena una riunione straordinaria dell’esecutivo del Cio al termine della quale si è scelto di analizzare nelle prossime quattro settimane il da farsi, prendendo in considerazione l’ipotesi del rinvio, escludendo quella della cancellazione. Il Comitato Olimpico Internazionale però vorrebbe posticipare l’evento entro l’anno e questa scelta ha già portato a delle reazioni. L’Australia e il Canada, infatti, hanno fatto sapere che non prenderanno parte alla competizione a Cinque Cerchi, con tali scadenze.

A dire la propria sul tema è stato anche il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, ex n.1 del Coni: “Ho espresso già le mie perplessità sulla data d’inizio dei Giochi al 24 luglio: nel villaggio olimpico già da molto tempo prima arrivano gli atleti, bisogna abituarsi al fuso orario, ci sono tanti aspetti da valutare. Rinviare di un mese non ha alcun significato, proprio per la realtà della pandemia. Oggi dovrebbero essere sentite le Federazioni sportive nazionali, che hanno il polso della situazione. Io farò quello che mi suggeriranno le Leghe“, le considerazioni di Petrucci, intervenendo a GR Parlamento (fonte: Ansa).

Il massimo dirigente del basket italiano, difatti, ritiene poco sensata l’eventualità di un rinvio di pochi mesi di un evento così importante: “Mi rendo conto che la perdita economica per il rinvio delle Olimpiadi è elevatissima ma, contro la vita umana, non c’è cifra che tenga. Mi ricordo che, da presidente del Coni, feci fermare lo sport per l’omicidio Spagnolo, per Raciti e per la morte del Papa. Oggi la realtà è questa. Con quale spirito possono scendere in campo gli atleti delle zone più colpite? La situazione è gravissima. Ma se oggi i Comitati olimpici hanno già detto che non vanno, come si può pensare che una manifestazione universale pensi di rinunciare ad alcune nazioni? Il Cio ha più affiliati dell’Onu“, la chiosa di Petrucci.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Ciamillo-Castoria/ Claudio Degaspari

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