Ginnastica, Giorgia Villa e la giornata no in American Cup: tre cadute da dimenticare e un podio sfumato, il talento non si discute

La classica giornata no. Si può descrivere così la prestazione di Giorgia Villa all’American Cup, la bergamasca è incappata in tre dolorosissime cadute nella grande Classica della ginnastica artistica: un errore sul cambio alle parallele, un ko pesante all’inizio dell’esercizio alla trave e le mani a terra nella seconda diagonale al corpo libero. Tre sbavature di primaria importanza che hanno frenato la rincorsa della bergamasca verso il podio, il risultato di lusso era ampiamente alla portata dell’azzurra se fosse stata protagonista di una gara pulita: quattro esercizi solidi e concreti sono tranquillamente nelle corde della nostra portacolori che ha sicuramente pagato il lungo viaggio e un po’ di stanchezza in un sabato da dimenticare velocemente. Il settimo posto finale è troppo poco per la caratura della nostra portacolori, considerando anche che le avversarie hanno commesso degli errori.

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Oggi abbiamo visto la brutta copia della meravigliosa capitana delle Fate, capace di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre degli ultimi Mondiali. Può capitare ma è un peccato che sia successo in un evento di così grande importanza e che aveva una valenza cruciale nella corsa verso Tokyo 2020: le prime tre Nazioni classificate al termine delle quattro tappe di Coppa del Mondo conquisteranno infatti un pass aggiuntivo per i Giochi, l’Italia è ora sesta e la rimonta non sarà così semplice nei prossimi tre appuntamenti. C’è un po’ di amarezza in bocca ma non si discute il valore tecnico di Giorgia Villa che quando non sbaglia è in grado di sfondare il muro dei 55 punti e di competere ai massimi livelli internazionale: l’aspettiamo con pazienza nelle prossime uscite, sperando che il coronavirus allenti la sua morsa e consenta allo sport di respirare.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Folco Donati