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Ginnastica, Morgan Hurd vince l’American Cup. Giorgia Villa settima, frenata da tre cadute: pass olimpico più complicato

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Morgan Hurd ha vinto l’American Cup 2020, la grande Classica della ginnastica artistica che è andata in scena al Fiserv Forum di Milwaukee (Wisconsin, USA). La statunitense si è imposta in uno degli appuntamenti più prestigiosi dell’intero calendario internazionale e quest’anno valido anche come prima tappa della Coppa del Mondo all-around, il circuito di quattro appuntamenti che mette in palio tre pass non nominali per le Olimpiadi di Tokyo 2020: le tre Nazioni meglio piazzate in classifica al termine del torneo avranno a disposizione un posto aggiuntivo ai Giochi.

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La “ginnasta con gli occhiali” ha conquistato il trofeo per la seconda volta in carriera dopo il sigillo di due anni fa, la Campionessa del Mondo 2017 ha messo in mostra tutta la sua solidità ed è tornata meravigliosamente sulle scene dopo l’assenza all’ultima rassegna iridata per scelta tecnica. La 18enne ha incominciato la sua prova con 14.333 al volteggio, poi ha proseguito con una tonica parallela da 14.100, ha tenuto duro alla trave (13.733) e ha chiuso col nuovo corpo libero (13.666): totale di 55.832 e vittoria ampiamente meritata per l’atleta del Delaware che si candida a un ruolo da protagonista alle Olimpiadi.

Giorgia Villa non è riuscita nella magia di riportare il tricolore sul podio a cinque anni di distanza dal terzo posto di Erika Fasana. C’era grande attesa per la capitana delle Fate che però oggi non era nella sua migliore giornata ed è stata frenata dalle cadute dopo un buon avvio al volteggio con un doppio avvitamento al volteggio da 14.300. La 17enne ha messo piede a terra dalle parallele sbagliando sul finale dell’esercizio mentre era allo staggio alto (12.766), poi non è riuscita a tenere il raccolto avvitato alla trave (12.533) e ha messo mani a terra sulla seconda diagonale al corpo libero (11.933). La bergamasca ha lasciato sul piatto tre punti pesantissimi, senza quegli errori sarebbe stata tranquillamente in lotta per il podio che si è rivelato abbastanza alla portata visto che quasi tutte le ragazze si sono rese protagoniste di alcune sbavature. Il lungo viaggio, il jet-lang, un po’ di stanchezza hanno sicuramente inciso sulla prestazione dell’azzurra che non è riuscita ad andare oltre il settimo posto (51.532): è un risultato non all’altezza dell’allieva di Enrico Casella che complica anche la rincorsa dell’Italia verso il pass olimpico non nominale.

La statunitense Kayla DiCello (55.132) è ottima seconda, era all’esordio tra le seniores e si è messa ampiamente in luce meritando il piazzamento di lusso a sette decimi dalla conazionale e davanti alla giapponese Hitomi Hatakeda (53.799). La vincitrice delle Universiadi ha stupito tutti e ha beffato la britannica Jennifer Gadirova (53.565 nonostante una caduta alle parallele, era all’esordio tra le pro’) e l’esperta canadese Ellie Black (53.299, imprecisa al volteggio e al corpo libero). Giorgia Villa è riuscita a precedere la francese Lorette Charpy (50.932), la cinese Jin Zhang (50.632), l’ucraina Diana Varinska (50.433), la tedesca Sarah Voss (50.332) e la spagnola Alba Petisco (49.099).

 

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stefano.villa@oasport.it

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