Ciclismo
Giro d’Italia 1998: il terzo posto di Giuseppe Guerini e la memorabile fuga con Marco Pantani sulle Alpi che ribaltò la corsa
Quel 2 giugno del 1998 è stato, senza ombra di dubbio, il momento più dolce della carriera di Giuseppe Guerini. Era il Giro d’Italia di Marco Pantani, l’anno della sua doppietta tra Giro e Tour de France. Guerini, coetaneo del campione romagnolo, ha vissuto i suoi anni ciclistici sfidando, sin dai tempi delle giovanili, il compianto Pirata, suo coetaneo, suo avversario: l’uomo che tutti avrebbero voluto fronteggiare in corsa. E fu così che proprio quel giorno, in occasione della diciassettesima tappa della Corsa Rosa, sulle strade che portavano da Asiago a Selva Val Gardena, che Guerini riuscì a conquistare la sua prima e unica vittoria al Giro. Il tutto davanti allo stesso Pantani che quel giorno balzò in testa alla classifica generale indossando la prima maglia rosa della sua vita, per non lasciarla mai più.
Mancavano tre tappe di montagna. Pantani era a 3’48” dalla maglia rosa Alex Zülle, e era preceduto anche da Pavel Tonkov. La Asiago-Selva Val Gardena era la tappa dolomitica di quella 81^ edizione. Nel menù del giorno figurava o il Passo Duran, il Passo Fedaia-Marmolada e la Cima Coppi di quell’anno, il Passo Sella. Ma riviviamo assieme quel giorno come se fosse oggi, perchè certe sfide restano nella memoria dei tempi, perchè sarebbe bello poter tornare indietro per poter riassaporare quei dolci ricordi…
Nel giorno della Festa della Repubblica Italiana, ai piedi della Marmolada, tutto tace nel folto gruppo del Giro d’Italia del 1998. Il plotone del leader Zülle è tranquillo, pur essendoci in atto una fuga con più di due minuti di vantaggio. Pantani scalpita; d’altronde la montagna è casa sua. Ma in realtà, il primo a scatenare la bagarre, è il vincitore del Giro del ’96 Pavel Tonkov. La maglia rosa non reagisce, allora ci provano Pantani e lo stesso Guerini. Zülle va in crisi, e si stacca pure Tonkov. Per il romagnolo e il bergamasco è la volta buona. Pantani, con quella maglia della Mercatone Uno mascherata da quella verde del leader degli scalatori, guadagna su tutti; mentre Guerini, portacolori del Team Polti, lo guida nella discesa verso Canazei, prima di raggiungere i fuggitivi sul Passo Sella.
Pantani si alza sui pedali, Guerini riesce a stargli a ruota e a dargli il cambio, da vero e proprio compagno di attacco. A pochi chilometri dal traguardo il Pirata rischia di cadere, ma rimane in piedi e spinge fino all’arrivo. La tenacia, la gentilezza, l’onestà di Guerini vengono premiate con la vittoria di tappa del campione di Gazzaniga, mentre Marco si prende la maglia rosa della gloria eterna. Quattro milioni di italiani sono incollati alla tv per gustarsi la loro impresa. Anche Guerini è riuscito a guadagnare in classifica, e prova a tenere duro fino alla fine. Si gusta da dietro la leggendaria vittoria di Marco a Montecampione, mentre Giuseppe è terzo. Resiste nella cronometro di Lugano, e il podio di Milano è anche suo. Sul gradino più alto svetta il campione più amato del momento, il più forte di tutti: Marco Pantani. Mentre Guerini ha l’onore di vivere da quello stesso podio milanese il dolcissimo trionfo del suo indimenticato compagno di sfide.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Lapresse