Arco
L’Italia è grande: Londra 2012 e i Robin Hood azzurri. Quel 10 all’ultima freccia che ha cambiato la storia
“TEEEEN” Il silenzio del Lord’s Cricket Ground, lo storico stadio del cricket di Londra, viene squarciato alle 18.25 del 28 luglio dal grido dello speaker e dall’esultanza di una sparuta rappresentanza azzurra sulle suggestive tribune create per l’occasione di fronte al Club, un edificio impregnato di storia e di passione per una delle discipline che da quelle parti sono di casa.
Il “TEN”, “DIECI” in italiano e quello di Michele Frangilli che regala all’Italia la medaglia d’oro nella prova a squadre di Tiro con l’Arco, uno dei primi titoli che si assegnano a Londra, un oro rincorso quattro anni dalla squadra italiana che a Pechino 2008 aveva portato a casa un argento prestigioso ma che aveva lasciato un pizzico di amaro in bocca. Non tutte le squadre hanno l’opportunità di rifarsi all’edizione successiva delle Olimpiadi ma l’Italia se la conquistò questa opportunità e la sfruttò al meglio. Michele Frangilli, Mauro Nespli e l’oro individuale di Atene, Marco Galiazzo, compongono la squadra azzurra che conquisterà il trono di Olimpia.
Il sesto posto nei tiri di qualificazione, poche ore prima della Cerimonia Inaugurale allo Stadio Olimpico, permette alla squadra italiana di affrontare agli ottavi di finale Taipei, formazione ostica ma non in grado di impensierire gli italiani che vincono 216-206. Nei quarti l’avversaria degli azzurri è la Cina che, nei tiri di qualificazione del giorno prima, aveva chiuso al terzo posto alle spalle della Francia e della favoritissima Corea del Sud, che, con 2087 punti, aveva fatto segnare il nuovo record mondiale.
Gli azzurri contro la Cina sono sempre in controllo e vincono 220-216 conquistando così il posto in semifinale contro il sorprendente Messico che schianta nei quarti la Francia. Una battaglia sul filo dei punti che l’Italia si aggiudica con il punteggio di 217-215 nonostante qualche imprecisione di troppo. E’ finale e l’avversaria non è la Corea del Sud, come tutti attendevano: sono gli Stati Uniti che in semifinale hanno battuto a sorpresa gli asiatici.
Nella terza volée si sblocca Nespoli con due dieci ma gli statunitensi riescono a recuperare due punti, complice un erroraccio di Galiazzo (un otto). Si va così alla quarta volée con un punteggio di 165-163 per gli Azzurri. Subito un brivido con gli Stati Uniti che recuperano un punto per l’errore di Frangilli. Potrebbe bastare l’unico punto di vantaggio rimasto, poi il brivido: penultima freccia, Galiazzo non va oltre l’otto. Frangilli, ultimo, non può permettersi di sbagliare: o fa dieci, oppure spareggio o, peggio, argento. Non sbaglia: “Ten” grida lo speaker! E’ il dieci che vale l’oro, il primo di Londra, il primo per l’Italia a squadre del Tiro con l’arco che per la terza edizione olimpica consecutiva. Gli Stati Uniti sono battuti 219-218 e un paio d’ore dopo all’Excel l’inno di Mameli risuonerà con le tre azzurre del fioretto sul podio: Di Francisca, Errigo e Vezzali. La prima giornata perfetta per l’Olimpiade azzurra.
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