Oltre Cinquecerchi
Lombardia e zona rossa coronavirus: cosa si può fare? Cosa non si può fare? Chi può entrare e uscire? Il decalogo
Il nuovo decreto governativo ha ampliato la zona rossa in Italia per l’emergenza coronavirus e contenere il rischio contagio. La Lombardia e altre 14 Province (Novara, Asti, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Treviso, Venezia, Padova, Pesaro-Urbino) sono al centro del provvedimento. Vediamo nel dettaglio cosa si può fare e cosa non si può fare, chi può entrare e chi può uscire: il decalogo completo.
ZONA ROSSA, LOMBARDIA E 14 PROVINCE: COSA FARE E COSA NON FARE. IL DECALOGO
SI PUÒ USCIRE E/O ENTRARE DALLA ZONA ROSSA? IN QUALI CASI?
Gli spostamenti all’interno delle zone rosse, in uscita e in entrata, non sono vietati in senso assoluto ma sono da evitare. Ci si può muovere in caso di comprovati e seri motivi. Il lavoro lo è anche se le aziende sono invitate a concedere il tele-lavoro.
Abitate o siete residenti nelle zone rosse? Nessun problema: potete tranquillamente rientrare a casa se provenite da fuori, è un punto specifico del decreto.
Se avete lasciato queste zone negli ultimi 14 giorni allora dovete comunicarlo alla Asl di competenza. Attenzione perché al Sud si stanno disponendo ordinanze che impongono a chi proviene dalle zone rosse a mettersi in quarantena.
AEROPORTI E STAZIONI SONO APERTE NELLE ZONE ROSSE?
Al momento sì. Aeroporti e stazioni sono regolarmente aperti in Lombardia e nelle 14 Province coinvolte nel nuovo decreto governativo. Precisiamo: attualmente, nel primo pomeriggio di domenica 8 marzo, perché al momento Polizia ferroviaria e Polaria non hanno ancora avuto disposizioni in merito. Nelle prossime ore dovrebbero essere disposti posti di blocco ai caselli autostradali, stazioni e aeroporti.
I TRASPORTI FUNZIONANO ALL’INTERNO DELLE ZONE ROSSE?
Sì: metropolitane, bus, tram, taxi, etc. Il consiglio è sempre quello di mantenere la distanza interpersonale di un metro.
I NEGOZI SONO APERTI NELLE ZONE ROSSE?
Sì. I negozi di alimentari seguiranno i consueti orari ma con l’obbligo della distanza interpersonale. Centri commerciali chiusi e negozi non alimentari chiusi per il weekend.
COSA RISCHIA CHI NON OSSERVA LE PRESCRIZIONI?
Una denuncia penale che può portare all’arresto fino a tre mesi e a una multa (entità pecuniaria da definire).
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Lapresse