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Mario Cipollini, il Re Leone. Il record di tappe al Giro d’Italia e il memorabile 2002 con Milano-Sanremo e Mondiali

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Mario Cipollini è stato uno dei velocisti più forti del globo per ben 15 anni. Vinse la prima tappa al Giro d’Italia nel 1989, a 22 anni. Le ultime, invece, le conquistò nel 2003, quando vestiva la maglia iridata e battagliava con il giovane Petacchi. Nato a Lucca e soprannominato il Re Leone, Mario era uno sprinter in possesso di una potenza devastante. Nei suoi anni d’oro era quasi imbattibile anche per gente del calibro di Eric Zabel e Robbie McEwen.

La sua è stata una carriera sfavillante. Ben 189 vittorie, di cui 42 al Giro d’Italia. Record assoluto. Meglio di Alfredo Binda, il quale si fermò a 41. Fa anche parte di un gruppo di atleti, cinque per la precisione, che detengono il primato di trionfi alla Gand-Wevelgem, ovvero tre. Con l’ultimo, peraltro, ottenuto a dieci anni di distanza dal primo. Vinse, infatti, nel 1992, in seguito alla squalifica dell’uzbeko Djamolidine Abdoujaparov, uno dei più grandi rivali affrontati dal Re Leone durante la sua giovinezza, nel 1993 e nel 2002.

Proprio la stagione 2002 fu quella che consegnò Mario Cipollini alla storia. All’epoca 35enne, il Re Leone era considerato un atleta per il quale, ormai, il meglio era alle spalle. Ma il toscano, motivato dal fatto che quell’anno il percorso dei Campionati del Mondo, che si tenevano a Zolder, fosse adattissimo a lui, si presentò a iniziò stagione in grandissima forma e scrisse la storia.

Prima vinse la Milano-Sanremo, un miraggio che sembrava sfuggirgli sempre. Poi si presentò al via del Giro d’Italia, ove conquistò ben sei tappe e vestì la maglia rosa. Infine, fu la volta della rassegna iridata. Lanciato alla grande da Alessandro Petacchi e Giovanni Lombardi, il Re Leone si esibì in uno sprint regale. Non ci fu nulla da fare né per McEwen né per Zabel. Cipollini fu insuperabile e riportò in Italia la maglia coi colori dell’arcobaleno dopo ben dieci anni di digiuno.

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luca.saugo@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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