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Moto2, Mondiale 2020: favoriti, outsider, italiani. Porte spalancate per stupire dopo l’addio di Marquez, tanti azzurri con grande ambizione

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Il Motomondiale 2020 inizia la sua stagione tra mille incertezze, e se per quanto riguarda la MotoGP continua a regalare una situazione di grande incertezza in continuo aumento giorno dopo giorno a causa del coronavirus le classi minori saranno regolarmente in pista questo fine settimana a Losail per il Gran Premio del Qatar. Le corse di Moto2 e Moto3 di domenica potrebbero essere l’unico palliativo per gli appassionati forse anche fino ad inizio maggio, dunque acquistano particolare interesse anche per l’assenza della MotoGP che naturalmente di solito oscura mediaticamente le piccole sorelle.

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La Moto2 riparte senza due dei grandi protagonisti delle passate stagioni, passati di categoria, il fresco campione del mondo spagnolo Alex Marquez e il sudafricano Brad Binder che spesso ha saputo emozionare in sella alla KTM. Tra i 30 i piloti al via di questo Mondiale 2020 i favoriti d’obbligo diventano dunque proprio coloro che il titolo lo hanno solo accarezzato negli ultimi anni, dagli iberici Jorge Navarro (Speed UP) e Augusto Fernandez (Kalex Flexbox HP), allo svizzero Thomas Luthi (Dynavolt) che ci riproverà per la quindicesima volta in carriera. Le possibili sorprese di questo nuovo cammino potrebbero essere i soliti mastini insidiosi, il tedesco Marcel Schrotter compagno di team di Luthi e un’altro spagnolo, Jorge Martin (Red Bull KTM Ajo) che è apparso in grande crescita nella seconda parte del 2019 dopo un inizio decisamente più complicato.

Abbiamo naturalmente lasciato per ultimi i nostri azzurri. Nella entry list del Mondiale Moto2 2020 gli italiani sono i più numerosi, ben nove, di cui almeno 5 possono partire almeno alla vigilia con le massime ambizioni. Il campione del mondo in carica della Moto3 Lorenzo Dalla Porta è salito di categoria e il suo impatto con le moto più pesanti e difficili da guidare sarà tutto da scoprire, come hanno confermato dei test non certo entusiasmanti. Ci sono poi le situazioni per certi versi simili di Stefano Manzi e Simone Corsi, da quest’anno compagni di squadra in sella alla storica MV Agusta. Il primo dovrà dare continuità ad alcune fiammate di cui si è reso già protagonista nel 2019 soprattutto in qualifica, e mira a proseguire nel suo percorso di crescita per andare a caccia del podio. Il veterano romano è chiamato invece a contribuire allo sviluppo del mezzo e rappresenta una solida certezza in grado di esplodere da un momento all’altro. Un altro punto interrogativo è quello relativo a Nicolò Bulega, uscito dal progetto VR46 per approdare alla corte di Fausto Gresini. Un cambiamento che può risultare positivo per la mente e che potrebbe permettergli di ritrovare lo smalto del passato, come già si può intravedere dai risultati dei test chiusi in maniera eccellente.

Passiamo ora a coloro che sono attesi a una stagione di conferme e di tanti risultati di rilievo. E si parte da Marco Bezzecchi, che è stato volutamente inserito in questa categoria. Il talento del romagnolo può finalmente tornare a volare col Team Sky dopo la brutta parentesi 2019, e la sensazione è che per il team di Rossi Bezzecchi possa rappresentare una vera arma in più per questo campionato. I test sono andati bene e, se chiedeste a chi scrive, chi può essere la vera rivelazione della stagione, il mio voto finirebbe proprio qui. Il compagno di squadra sarà di quelli tosti, Luca Marini è ormai un veterano che ha già dimostrato di saper vincere e anche dominare in alcune situazioni. Il fratellino di Rossi sta uscendo dal guscio di un nome pesante per ritagliarsi il proprio spazio e con una moto competitiva può certamente dire la sua per la classifica finale.

Enea Bastianini, è chiamato al definitivo salto di qualità. Il centauro del Team Italtrans ha stupito nel 2019 in più occasioni, salvo perdersi nella pancia del gruppo in altre. Se la costanza di rendimento dovesse alzarsi, per il ventiduenne di Rimini le chance di dare fastidio ai big di categoria sarebbero davvero elevate. Simile la situazione di Fabio Di Giannantonio, fresco vincitore del premio di Rookie dell’anno e pronto nel 2020 a dimostrare di saper fare ancora di più con la moto italiana di Luca Boscoscuro. I test hanno evidenziato un ottimo stato di forma e tutti gli italiani sperano di vedere il romano competitivo fin da subito per cominciare a sognare qualcosa di importante.
Infine il nome più caldo, quel Lorenzo Baldassarri che era partito la passata stagione con il botto salvo regredire in maniera vistosa e preoccupante. La sua situazione non è certo la migliore, psicologicamente il 2019 potrebbe aver lasciato un segno indelebile, ma è necessario saper reagire e trasformare la delusione in cattiveria agonistica perché la possibilità di rialzare la testa è ancora assolutamente alla sua portata. Da questa stagione anche lui non fa più parte della VR46 Riders Academy, quindi come nel caso di Bulega, questo 2020 sarà un passaggio molto importante della sua carriera.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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