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Moto2, Tetsuta Nagashima trionfa nel GP del Qatar 2020 davanti a Lorenzo Baldassarri e Enea Bastianini. Out Luca Marini

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L’opening stagionale del Mondiale 2020 della Moto2 si è appena concluso con la prima emozionante vittoria in carriera del ventisettenne giapponese Tetsuta Nagashima, bravissimo a trionfare nel GP del Qatar dopo una corsa tutta in rimonta condizionata da un anomalo consumo della gomma per tantissimi protagonisti. Può però sorridere anche l’Italia, visto che il centauro della Kalex Red Bull KTM Ajo ha vinto con 1″3 di margine sulla scatenata coppia Lorenzo Baldassarri (Flexbox HP) – Enea Bastianini (Italtrans), rimasta in lotta dal primo all’ultimo giro.

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Alle spalle del podio la rivelazione del weekend, l’americano Joe Roberts (American Racing), rimasto davanti fino alla fine, ma che probabilmente nel finale ha pagato la poca esperienza in questo tipo di situazioni. Nel gruppetto di testa hanno chiuso anche l’australiano Remy Gardner (Kalex Onexox) e uno dei favoritissimi di questo Mondiale, lo spagnolo Jorge Navarro, in sella all’italiana Speed Up.

Purtroppo invece la cattedrale delle notturne non ha sorriso alla VR46, team che più di tutti si era messo in evidenza durante le prove. Luca Marini ha provato la fuga per metà corsa dimostrandosi impeccabile, salvo poi cedere ad un improvviso e repentino crollo della gomma che lo aveva fatto sprofondare fino alla decima posizione, prima di un contatto all’ultima curva che lo ha messo addirittura KO. Il suo comapgno Marco Bezzecchi chiude dodicesimo alle prese con lo stesso problema, davanti all’altra Speed Up di Fabio Di Giannantonio, oggi mai in partita.

LA CRONACA

Parte benissimo Marini che vola in testa in curva 1 tallonato da Bastianini, Roberts e i due spauracchi Martin e Navarro. Meno positivo lo start di Bezzecchi, che perde qualche posizione e finisce dietro a Baldassarri. Si crea subito un piccolo buco dopo i primi quattro, con Gardner e il vincitore dell’anno scorso che si sbarazzano di Navarro. Al terzo giro il primo colpo di scena, quando lo spagnolo Augusto Fernandez, uno degli attesi protagonisti, scivola per terra dopo un leggero contatto con Stefano Manzi. Non riesce la fuga definitiva ai primi, che vengono ripresi da Baldassarri, il quale prova a tirarsi dietro anche Bezzecchi e Vierge. Purtroppo invece chi è in evidente difficoltà è la Speed Up, con Navarro e Di Giannantonio che lentamente perdono posizioni.

Davanti Bastianini comincia a fare un po’ di fatica e i primi tre sembrano avere qualche decimo in più nel taschino, ma il gruppetto di testa rimane composto da sette/otto piloti e chiuso da Bezzecchi, che pare essere comodamente in controllo. Nella fase centrale di azione se ne vede molta di meno, nonostante un paio di scaramucce tra Bastianini e Baldassarri, e sembra che i protagonisti di questa corsa vogliano aspettare qualche giro prima di strafare. A metà gara i primi due cominciano a spingere e prendono un secondo di margine, soprattutto Marini che in un paio di passaggi decide che forse è il momento di dare tutto. Il compagno Bezzecchi invece pare, al contrario, cominciare a soffrire, e perde le code del primo gruppo degli inseguitori.

Un vero allungo però non riesce, Roberts tiene testa e il distacco oscilla tra i 4 e gli 8 decimi. Nagashima, posizione dopo posizione risale e si rimette in corsa per il podio, avvicinandosi all’americano insieme a Baldassarri e Bastianini. Anche Navarro, molto positivo nella seconda metà della corsa, si riporta nelle prime posizioni, mentre arriva un crollo verticale delle prestazioni di Martin, che in pochi giri da quarto passa quattordicesimo, davanti all’altra Speed Up di Di Giannantonio. A sei tornate dal termine avviene il ricongiungimento definitivo degli inseguitori con Marini, che sembra molto in crisi con la gomma.

Gli ultimi cinque giri iniziano con Baldassarri davanti a tutti e Bastianini, Roberts, Nagashima e Navarro a giocarsi la vittoria con lui, mentre Marini ha un tracollo di gomma incredibile e gira due secondi al giro più lento, precipitando in maniera simile a quanto avvenuto con Martin. Dopo 18 dei 21 giri previsti è Nagashima a portarsi in testa, provando l’allungo definitivo prima dell’eventuale corpo a corpo finale, con un giro pazzesco in 1’59″3. Nessuno è in grado di reagire e il giapponese vola verso il primo trionfo in carriera, dietro si accende la lotta per il podio con i due italiani Baldassarri e Bastianini che non si fanno sorprendere e chiudono rispettivamente secondo e terzo. Colpo di scena finale con Marini per terra nell’ultima curva dopo un contatto con Dixon.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: V.Origo

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