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MotoGP, Mondiale 2020: Valentino Rossi e l’ipotesi Yamaha Petronas. Scuderia satellite, ma solo formalmente
Il 15 novembre 2020 potrebbe essere una data storica per il Motomondiale. In concomitanza con il Gran Premio della Comunità Valenciana della MotoGP, infatti, potremmo assistere all’ultima gara della fenomenale carriera di Valentino Rossi. Il “Dottore“, infatti, avrà il contratto in scadenza proprio al termine di questo campionato con il team Yamaha ufficiale e, ad oltre 41 anni, potrebbe davvero decidere di concludere la sua epopea sulle due ruote.
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Una soluzione che appariva scontata fino qualche mese fa, meno impossibile nel corso dell’inverno, quindi pressoché inevitabile dopo l’annuncio che nel Mondiale 2021 la coppia del team ufficiale di Iwata sarà composta da Maverick Vinales e Fabio Quartararo. Le opzioni per un eventuale prosieguo della carriera del pilota di Tavullia sembravano chiuse (Ducati e Honda non vanno prese in considerazione per ovvi motivi) per cui la parola fine sembrava dietro l’angolo.
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Come letto nelle scorse settimane, per Valentino Rossi si apre un’importante opzione: l’approdo nel team SIC Petronas nel 2021, in una sorta di passaggio di testimone con Fabio Quartararo. Già, il giovanissimo nizzardo. Un talento cristallino che il team di Iwata non voleva certo farsi sfuggire e sul quale ha investito tantissimo in ottica futura, fino a mettere alla porta una leggenda come il nove volte campione del mondo.
Per il pesarese, quindi, questo nuovo campionato inizia con un mix di emozioni e pensieri. Sarà davvero l’ultimo? Oppure la voglia di correre sarà ancora concreta? Le chance che il numero 46 nel 2021 possa essere sul cupolino della Yamaha del Team Petronas crescono giorno dopo giorno, ma saranno subordinate ad una grandissima variabile: la competitività di Valentino Rossi con la nuova M1. Per il pesarese, comunque, ci sarebbe la certezza di avere una moto alla pari del team titolare ed un trattamento tecnico di primissimo livello, non un aspetto da poco in mezzo a queste difficoltà.
Il pilota di Tavullia, infatti, ormai da anni ha un rapporto complicato con la sua moto e anche questo primo scorcio di stagione sembra confermarlo. Se, quindi, anche nel 2020 (e lo capiremo già dalle prime uscite) l’andazzo non muterà, l’addio potrebbe rappresentare la naturale conclusione. Altrimenti potremmo davvero vedere Valentino Rossi ancora in sella anche nel 2021. Un’opzione che tutti gli appassionati auspicano, ma che non sarà di semplice realizzazione. Vedremo nelle prossime settimane come si svilupperà la situazione, cercando dunque di capire se, davvero, il 15 novembre 2020 possa essere l’ultimo atto dello show del nove volte iridato.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valentino Rossi – Abdul Razak Latif – Shutterstock