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NBA 2020, Rudy Gobert su Instagram: “Sono stato incurante, spero la mia storia serva come avvertimento”

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Rudy Gobert è ormai sulla bocca di tutti: il centro francese degli Utah Jazz, in poche ore, è assurto a fama mondiale per esser diventato il primo giocatore NBA ufficialmente positivo al coronavirus, fermando tutta l’attività della lega americana. La sua positività al COVID-19 ha scatenato una reazione a catena di proporzioni enormi: in Europa sono state sospese tutte le competizioni per club dall’Eurolega in giù, e anche quasi tutti i campionati hanno deciso di fermarsi fino alla fine di marzo o all’inizio di aprile, in un elenco che si è allungato ora dopo ora. In più, anche il suo compagno Donovan Mitchell lo ha seguito nel destino.

Sono arrivate da poco le sue prime parole su Instagram dopo la notizia che ha fatto il giro del mondo (assieme alla riproposizione del video in cui lo si vedeva toccare tutti i registratori dei giornalisti in una conferenza stampa di un paio di giorni prima). Queste le dichiarazioni di Gobert: “Voglio ringraziare tutti per lo sfogo di attenzione e supporto durante le ultime 24 ore. Sono passato attraverso parecchie emozioni dopo aver saputo della mia diagnosi, soprattutto paura, ansia e imbarazzo. Come prima e più importante cosa vorrei scusarmi pubblicamente con le persone che potrei aver messo in pericolo. In quel momento non avevo la minima idea di essere infetto. Ero incurante e non ne faccio una scusa. Spero che la mia storia serva come un avvertimento e faccia in modo che tutti prendano quest’affare sul serio. Farò tutto quel che posso per essere di supporto usando la mia esperienza come via per educare altri e prevenire la diffusione di questo virus. Sono in ottime mani e recupererò completamente. Grazie ancora per tutto il vostro supporto. Incoraggio tutti a mettere in atto tutti gli step per essere in salute e in sicurezza. Con affetto“.

 

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I want to thank everyone for the outpouring of concern and support over the last 24 hours. I have gone through so many emotions since learning of my diagnosis…mostly fear, anxiety, and embarrassment. The first and most important thing is I would like to publicly apologize to the people that I may have endangered. At the time, I had no idea I was even infected. I was careless and make no excuse. I hope my story serves as a warning and causes everyone to take this seriously. I will do whatever I can to support using my experience as way to educate others and prevent the spread of this virus . I am under great care and will fully recover. Thank you again for all your support. I encourage everyone to take all of the steps to stay safe and healthy. Love.

Un post condiviso da Rudy Gobert (@rudygobert27) in data:

Nel frattempo, si rincorrono numerosissime voci su come verrà gestita la sosta nella massima lega professionistica americana: chi parla di stagione allungata, chi di annullamento della regular season e ripartenza direttamente dai playoff e chi di altre soluzioni ancora. L’ipotesi che si sta facendo strada in maggior misura, però, la riporta Adrian Wojnarowski di ESPN: si starebbe spingendo sul commissioner Adam Silver per rivalutare la sospensione fra 30 giorni.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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