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NBA, porte chiuse in arrivo? Le 30 franchigie avvisate della possibilità. LeBron James: “Io così non giocherei”

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Potrebbe arrivare anche in NBA il momento di giocare a porte chiuse, un’eventualità che fino a questo momento non era ancora stata presa in considerazione, almeno in via ufficiale. Secondo ESPN, però, qualcosa bolle all’interno della pentola nella massima lega professionistica americana di basket.

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La NBA, infatti, avrebbe inviato un memo a tutte le 30 franchigie con il quale viene indicato di iniziare a “sviluppare” piani sull’organizzazione delle partite in cui si prevede solo la presenza di “personale essenziale”. Una misura, questa, che sarebbe assai simile a quella messa in atto in quelle partite di Eurolega in cui si è resa necessaria l’adozione del provvedimento di chiusura delle porte.

Non potrebbero entrare nelle arene nemmeno i giornalisti; gli addetti dovrebbero inoltre misurare la temperatura di chiunque abbia accesso agli impianti nei quali si gioca. Indubbiamente non sarebbe una situazione particolarmente bella per la lega, che dei “tutto esaurito” o quasi delle sue arene fa un vanto da quando riuscì a risolvere, sotto la guida di David Stern, un numero di problemi che sembrava vicino a metterla definitivamente fuori gioco.

LeBron James si è già espresso in maniera negativa nei confronti dell’ipotesi: “Non giocherei. Io gioco per i tifosi in tribuna, per i miei compagni e per il pubblico“.

Ai giocatori NBA è già stato raccomandato di non interagire con i fan o firmare autografi.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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