Ciclismo
Non si può andare in bicicletta per allenarsi o divertirsi! Il nuovo divieto del Ministero della Salute: le regole anti-coronavirus
Molti ciclisti amatoriali e appassionati dei pedali si sono chiesti più volte nel corso delle ultime settimane se possono utilizzare la bicicletta per allenarsi o semplicemente per fare un giro all’aria aperta in questo periodo di emergenza coronavirus. In Italia sono aperti soltanto negozi di alimentari, farmacie, attività che vendono o forniscono beni o servizi di prima necessità e si andrà avanti così fino al 25 marzo salvo ulteriori proroghe, ma fino a ieri era comunque consentito praticare attività motoria all’aria aperta.
Il Ministero della Salute ha però pubblicato una circolare sul proprio sito istituzionale in cui si precisa, una volta per tutte, cosa è consentito e cosa no. Una sola riga spazza via qualsiasi dubbio: “Non è giustificato l’utilizzo del mezzo per diletto o per allenamento oltre i confini del proprio territorio di domicilio, abitazione o residenza“. Non si può dunque utilizzare la bicicletta per attività motoria, divertimento o allenamento ma soltanto per comprovati motivi di lavoro o situazioni di necessità (ad esempio andare a fare la spesa).
L’unica eccezione riguarda gli sportivi riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dalle rispettive Federazioni: “In vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, sono utilizzabili gli impianti sportivi a porte chiuse per le sedute di allenamento. È consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico“.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: Valerio Origo