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Nuoto, Cameron van der Burgh svela il contagio al Covid-19: “Il peggior virus mai subito, non è uno scherzo!”

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Ritiratosi dalle scene nel 2018, il sudafricano Cameron van der Burgh non aveva messo in conto di dover parlare di qualcosa di poco gradito al di là del nuoto. L’oro olimpico dei 100 rana a Londra 2012, nonché argento a Cinque Cerchi nella medesima distanza a Rio 2016, vantando 2 ori, 3 argenti e 5 bronzi mondiali, ha svelato attraverso una serie di tweet di aver contratto il Coronavirus e di aver sofferto molto, in quanto il Covid-19 ha avuto degli effetti importanti sul proprio fisico. In questo senso, van der Burgh ha voluto avvisare tutti sugli effetti del virus, anche su un fisico prestante e giovane come il suo, rivolgendosi soprattutto agli atleti che si stanno preparando alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Di seguito le parole dell’ex nuotatore sudafricano:

Ho lottato con il Covid-19 per 14 giorni. Finora il peggior virus che ho mai subito, nonostante sia un individuo sano, con polmoni forti, che vive una vita sana, ancora giovane. Per quanto i sintomi peggiori (febbre alta) si siano attenuati, sono ancora alle prese con estrema fatica e tosse persistente. Qualsiasi attività fisica come camminare mi lascia esausto per ore. La perdita di condizione è stata immensa e sento che gli atleti che contraggono il Coronavirus soffriranno una grossa perdita di condizione lungo l’ultimo ciclo di allenamenti. Un’infezione vicina alla competizione sarebbe la peggiore. Gli atleti continuano ad allenarsi, perché non c’è una chiarezza sui Giochi Olimpici Estivi, esponendosi così a rischi non necessari. E coloro che lo contraggono, tenteranno di tornare ad allenarsi, con alta probabilità di estendere il danno e i tempi di recupero.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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