Nuoto

Nuoto, Ne parliamo con…Stefano Morini: “Situazione difficile, ma pensiamo positivo. Detti sta bene, Paltrinieri sempre motivato”

Pubblicato

5 anni fa

12 Marzo 2020

L’emergenza Coronavirus, come è noto, ha portato a delle serie ripercussioni in Italia. Stando agli ultimi dati a nostra disposizione, il numero di contagi totali nel Bel Paese ammonta a 12.462, mentre i decessi sono ben 827. Numeri molto preoccupanti, tenuto conto dei casi gravi che sono 1.028, rispetto alle 1.045 guarigioni. Come è noto, lo sport italiano ha deciso di fermarsi fino al 3 aprile. Nel nuoto le competizioni nazionali sono state cancellate e questo ha portato a rivoluzionare i programmi dal momento che gli Assoluti primaverili (17-21 marzo) avrebbero assegnato i pass olimpici.

Resta da capire a cosa si possa puntare prima delle Olimpiadi 2020 di Tokyo, guardando agli Europei di Budapest (11-24 maggio), anche se in questo caso l’orientamento del governo magiaro non sembrerebbe ben disposto ad accogliere rappresentanti di Paesi ad alto contagio. Tuttavia, gli azzurri di alto livello, sfruttando una deroga governativa, possono continuare ad allenarsi in piscina, con tutte le precauzioni del caso. Abbiamo approfondito questi temi, nella rubrica di OA Sport “Ne parliamo con…”, insieme a Stefano Morini, tecnico di riferimento nazionale e internazionale e guida tecnica di Gregorio Paltrinieri e di Gabriele Detti, tra gli atleti più importanti del suo gruppo di lavoro.

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Morini, siamo a conoscenza delle problematiche legate al Coronavirus, come avete affrontato la situazione e come è cambiato dal vostro punto di vista il contesto?

“Quello che è cambiato davvero è il fatto di non aver gareggiato, perché ormai il ciclo di lavoro era finito. Se tutto riparte regolarmente dal 3 aprile a livello sociale a me personalmente mi va bene. Io considero la programmazione per quella che conosciamo: agli Europei mancano due mesi e tre mesi e mezzo al Settecolli. Penso che mi sto già portando molto avanti. Se poi c’è un sistema sanitario mondiale in crisi e ci diranno di chiudere…Io comunque credo si riuscirà a risanare questa situazione. Noi accettiamo questa “clausura” fino al 3 aprile e la cosa fondamentale sarà la gestione degli atleti soprattutto da un punto di vista motivazionale, rispettando con estrema precisione le indicazioni che ci sono state fornite a livello governativo/federale“.

I suoi ragazzi, quindi, come stanno e come hanno lavorato?

“Detti ha lavorato molto bene, sarebbe stato molto pronto per fare ottimi tempi. Peccato che non possiamo gareggiare. Posso dire che, in generale, la condizione è molto buona, chiaramente ognuno con le proprie diversità: Gabriele e Paltrinieri, per fare un esempio, hanno esigenze diverse. Greg sta lavorando alacremente, avendo già certezza del pass olimpico nei 1500 sl, mentre gli altri devono fare il tempo. Ora, non voglio dire che avrebbero centrato al 100% l’obiettivo agli Assoluti (si fossero svolti), ma i riscontri sarebbe stati positivi“.

Parlando di Gregorio, quanto è difficile gestire due specialità in piscina e in acque libere per lui, visti gli obiettivi ambiziosi che si è posto?

“Sicuramente la gestione delle due specialità è più difficile: parliamo di gare con delle sensazioni metaboliche un po’ diverse. Naturalmente le sue motivazioni sono alte e lui, da questo punto di vista, forse va anche oltre e bisogna tenerlo un po’ a freno (sorride). Lui si confronta con tutti, è un ragazzo molto attento a quello che fa. Gli stimoli non mancano ed è necessario dargli delle spiegazioni, come del resto a tutti ma a lui in maniera particolare“.

Chiudiamo su uno dei grandi avversari di Greg, ovvero Sun Yang. Squalifica pesante, qual è il “Morini-pensiero”?

“Ho l’idea di Paltrinieri. Noi non siamo contenti che lui sia stato squalificato e questo alimenta dei dubbi sul regolamento perché, in situazioni di questo genere, c’è poca chiarezza e non sai mai che cosa pensare“.