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Tokyo 2021

Olimpiadi Tokyo 2020, antidoping ai minimi per il coronavirus. In Cina non si fanno controlli da febbraio

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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono a forte rischio rinvio, ieri il CIO ha aperto alla possibilità di un posticipo a causa dell’emergenza coronavirus e si è preso quattro settimane di tempo per decidere cosa fare: difficilmente si riuscirà a gareggiare regolarmente nelle date previste (24 luglio-9 agosto), più probabile uno slittamento di uno-tre mesi mentre si cercherà di evitare i rinvii al 2021 o al 2022 per motivi economici e sportivi visto che la perdita economica annunciata è miliardaria e anche i valori in campo muterebbero.

A lanciare l’allarme sulla possibile “irregolarità” della rassegna a cinque cerchi è stata anche la WADA: l’Agenzia Mondiale Anti-Doping ha infatti fatto sapere che, a causa delle restrizioni imposte in seguito alla pandemia, si sono ridotti al minimo i numeri di test. Ad esempio in USA, Francia, Gran Bretagna, Germania è già stato comunicato che i test sugli atleti di alto livello sono all’osso mentre in Cina l’attività nazionale di antidoping è interrotta dall’inizio di febbraio. Situazione delicata e tutta da valutare, indubbiamente questo aspetto inciderà moltissimo sulle Olimpiadi se si disputeranno quest’anno.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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