Olimpiadi Tokyo 2020 rinviate nel 2022? Takanashi ammette: “Ne discuteremo da aprile”

Prende sempre più corpo una eventualità considerata impensabile anche solo fino a due settimane fa: le Olimpiadi di Tokyo 2020 potrebbero non disputarsi quest’anno e venire rinviate. Inizialmente si era paventato uno spostamento nel 2021, ma ora si fa strada l’ipotesi che i Giochi possano andare in scena addirittura nel 2022, dunque nella stessa annata delle Olimpiadi Invernali di Pechino (l’ultima concomitanza risale al 1992).

Haruyuki Takahashi, uno dei 25 membri del Comitato Organizzatore, in un’intervista rilasciata al Wall Street Journal si è esposto ufficialmente su una possibilità di rinvio, escludendo invece una cancellazione: “Dovremo iniziare a parlarne seriamente da aprile. Non credo che i Giochi potrebbero essere cancellati, si tratterebbe di un rinvio. Il CIO sarebbe nei guai in caso di cancellazione, I diritti della tv americana forniscono loro un’enorme quantità di denaro (e le penali a cui andrebbero incontro sarebbero salatissime, ndr)”.

Takahashi ha poi spiegato che sarebbe quasi impossibile collocare le Olimpiadi nel 2021, in quanto risulterebbe complicato riuscire a spostare o trovare una nuova collocazione a tutte le varie competizioni già definite delle varie discipline (Mondiali di nuoto, atletica, etc.). Il 2022, invece, consentirebbe di poter individuare con più calma date e periodo ideali.

E’ stata esclusa, inoltre, la possibilità che i Giochi vengano disputati a porte chiuse, perché verrebbe meno completamente l’ingente gettito economico derivante dai biglietti.

Se le Olimpiadi venissero realmente spostate nel 2022, andrebbero poi sciolti alcuni nodi. In primis: che ne sarà delle qualificazioni olimpiche? Sarà già qualificato, ad esempio, chi ha strappato il pass nel 2019, quindi a ben 3 anni dall’evento? E che ne sarà dei Giochi del Commonwealth che dovrebbero tenersi tra luglio ed agosto del 2022? Il mondo, non solo quello sportivo, è ormai sempre più sotto scacco di un avversario letale: il coronavirus.

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Foto: Lapresse