Tokyo 2021
Olimpiadi Tokyo 2020: voci, ipotesi e una sola verità. Conferma o rinvio: facciamo chiarezza
La domanda che tutti gli sportivi o gli amanti dello sport in generale si stanno ponendo è sempre la stessa e presenta varie sfumature: i Giochi 2020 a Tokyo, si svolgeranno? Sì, no, a porte chiuse, con meno atleti, con più atleti?
Al momento non esiste risposta, o meglio, esiste la risposta data dal Comitato Olimpico Internazionale pochi giorni fa, articolata in molti punti ma con un passaggio chiaro, e sarà meglio attenersi a quella perché gli interessi in ballo restano tanti, forse troppi. Pur con mille attenzioni, tutto il tatto possibile e una situazione da monitorare costantemente, il CIO per ora non ha cancellato l’edizione di Tokyo 2020 né tantomeno parlato di ipotesi riguardanti il 2021 o il 2022. A oggi, si parte il 24 luglio 2020. Questa è l’unica certezza, assieme allo sbarco della torcia olimpica in Giappone.
Si è sentito o letto di tutto, dal rinvio a settembre/ottobre (un’ipotesi plausibile, ricordando che nel 1964 sempre a Tokyo i Giochi si svolsero in autunno), che però porterebbe con sé problematiche legate agli alloggi da trovare per il pubblico, probabilmente non disponibili in quel periodo dell’anno a differenza dell’estate, fino all’idea di disputare le Olimpiadi nel 2021 (anno pieno zeppo di Mondiali di diverse discipline) o 2022, quindi assieme a quelle invernali (a febbraio, come capitato sempre fino al 1992) e assieme anche ai Mondiali di calcio, che però per una volta si disputeranno in inverno, lasciando in qualche modo “libero” lo spazio estivo.
Tutto è possibile, ma bisogna monitorare i comunicati che arrivano da Losanna e cercare di capire perché, a differenza di altre manifestazioni pur importanti, le Olimpiadi non sono ancora state cancellate. Perché l’NBC americana ha investito miliardi di dollari per i diritti, perché a settembre/ottobre 2020 parte l‘NFL in America, che è la lega più seguita televisivamente della Nazione più influente sotto questo punto di vista; perché molti atleti di caratura internazionale oggi ci sarebbero, nel 2021 o nel 2022 no (e non è questione di poco conto, come potrebbe sembrare: danno prestigio alla manifestazione), perché una soluzione per i qualificati che ancora mancano (40%) si può studiare (attraverso i ranking “bloccati” al momento dello stop, attraverso l’allargamento del numero di partecipanti); perché la diffusione del virus fra più di quattro mesi potrebbe anche essere scomparsa, in Giappone. Già, ma nel resto del mondo? Gli interrogatori sono tanti, troppi, ma se il Comitato Olimpico non ha ancora deciso per la cancellazione è perché sa che sarebbe una catastrofe economica per il Paese organizzatore e vorrebbe poi dire cancellare altri eventi (o spostarli) tra 2021 e 2022, continuando a rimandare di fatto la risoluzione del problema legato agli eventi sportivi da disputare.
Le voci degli atleti attualmente sono discordanti, non unite. Anche perché diverse sono le situazioni, da Paese a Paese: c’è chi si può allenare, chi no, chi potrà tornare a farlo a breve, chi forse non potrà farlo fra un mese. La soluzione più logica sarebbe quella di un rinvio, certo, ma evidentemente le conseguenze sono più gravi della disputa dell’evento, magari anche a porte chiuse. Nulla può essere escluso, a questo punto.
Difficile che il CIO stia “semplicemente prendendo tempo”: più probabile che abbia studiato commissioni ad hoc per monitorare tutto, cioè situazioni legate al virus in oriente, negli altri continenti, agli atleti, agli allenamenti, ai ranking, allo stato delle qualificazioni, ai pareri dei media e degli sponsor.
Tornando all’incipit, non esiste una risposta alla domanda “si disputeranno le Olimpiadi 2020″, ma esiste il buon senso: quello che suggerisce di aspettare i Comunicati ufficiali del CIO.
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gianmario.bonzi@gmail.com
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Foto: shutterstock