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Pallanuoto, parla Stefano Tempesti: “Sogno Tokyo nel 2021, magari da portabandiera”

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Gli anni passano per tutti, per lui però sembrano andare ad un ritmo più rallentato. Stefano Tempesti ha raggiunto ormai le 40 (quasi 41) primavere, ma ha deciso di non voler fermarsi: l’estremo difensore dell’Ortigia continua a calare la saracinesca partita dopo partita e continua, soprattutto, a sognare in grande. La notizia del rinvio delle Olimpiadi per il Coronavirus non ha sconvolto i piani del portierone italiano.

L’Albatross di Prato è stato intervistato da Wpdworld (clicca qui per l’intervista completa), queste le sue parole: “Ci avrei provato anche se il rinvio fosse stato al 2022, in teoria non mi cambia niente perché avrei continuato a giocare a pallanuoto. In pratica sarà tutto più difficile: già non era semplice rientrare in nazionale adesso, lo sarà ancora di più con un altro anno sulle spalle. Ma finché giocherò a pallanuoto e a stare ad alti livelli ci proverò, quando mancherà quello allora ci saranno le condizione per appendere la calottina al chiodo”. 

Prosegue: “Quando ho saputo del rinvio non ho avuto minimo dubbio. Mi sono scrollato le spalle e mi sono detto ‘ci riproviamo l’anno prossimo’, in fondo non è la prima battuta d’arresto della mia carriera e non sarà l’ultima. Si va avanti, punto ad essere più in forma possibile per potermi candidare alla calottina azzurra”. 

Il sogno portabandiera: “Magari… anche se ci sono tanti atleti che meriterebbero quella posizione. Io non so neanche se ci andrò, ai Giochi, ma ai sogni non si pongono limiti”. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Renzo Brico

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