Ciclismo
Paolo Savoldelli, il falco che pennellava le discese come nessuno
47enne, nato a Clusone ma originario di Rovetta. Paolo Savoldelli, professionista dal 1996 al 2008, è stato uno dei più forti corridori italiani dell’inizio del Terzo Millennio. Passista/scalatore, discreto anche nelle prove contro il tempo, verrà ricordato come “Il Falco”, soprannome che gli è stato dato viste le sue fenomenali doti in discesa.
Chiunque abbia visto scendere con strada ripida e curve pericolose Savoldelli in bicicletta non può non condividere l’opinione che, in questo ambito, sia stato tra i più forti di sempre in gruppo.
Uomo da grandi giri, Savoldelli, ha da sempre amato soprattutto la corsa di casa: il Giro d’Italia. Sin da giovanissimo ha dato spettacolo nella Corsa Rosa: nel 1999 la seconda piazza in classifica generale alle spalle di Ivan Gotti, quando il Falco si fece ricordare per il rifiuto della Maglia Rosa a Madonna di Campiglio, nella giornata clamorosa che vide la squalifica di Marco Pantani per doping.
Due Trofei Senza Fine nel proprio palmares. Nel 2002 in maglia Index riuscì ad imporsi sfruttando soprattutto le disavventure dei rivali (squalificati sia Stefano Garzelli che Gilberto Simoni). Molto più spettacolare invece il trionfo del 2005: dopo qualche annata sfortunata alla Telecom, anche a causa degli infortuni, il passaggio alla Discovery Channel e tre settimane da ricordare nel Bel Paese, con la strenua difesa nella tappa del Colle delle Finestre con arrivo a Sestriere dagli attacchi di Simoni.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse