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Ciclismo
Parigi-Nizza 2020: voci di positività al Coronavirus per alcuni corridori del gruppo
Si prosegue tra dubbi, incertezze e soprattutto preoccupazione in terra di Francia dove, fino a domenica 15 marzo, è in programma la Parigi-Nizza 2020. Questa mattina, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, sono trapelate delle voci sempre più insistenti sulla paura della presenza di casi in gruppo, non dichiarati, e legati alla positività al Covid-19. E se così fosse, sarebbe una vera e propria follia andare avanti per ben altre cinque tappe mettendo a repentaglio la salute di tutti: corridori, staff, media, organizzatori. ASO deve analizzare la questione, andare a fondo del problema e verificare il prima possibile, per cercare di evitare l’irrimediabile.
“La Parigi-Nizza più strana va avanti”, è questa la frase più ricorrente nell’articolo odierno della Gazzetta. La paura del Coronavirus riecheggia come un vero e proprio tormento nella testa dei corridori in gruppo, e non solo da parte degli atleti italiani, che stanno vivendo da lontano una delle pagine più nere della storia del nostro Paese, all’interno di una Nazione che, come è successo da noi, sarà costretta a prendere, giorno dopo giorno, misure veramente restrittive dinnanzi all’avanzata di questo temibile avversario; il più ostico di tutti. Arrivano dunque le parole del belga della Trek-Segafredo Jasper Stuyven, compagno di squadra di Vincenzo Nibali, che ha rivelato a Het Laatste Nieuws quanto segue: “Se fai un giro in gruppo, ti renderai conto di come il 90% sia convinto del fatto che non arriveremo a Nizza (sede dell’ultima tappa, e partenza della penultima). Forse le misure che già sono state prese sono un passo in questa direzione, e temo che anche le classiche fiamminghe potrebbero essere condizionate”.
Contemporaneamente sono arrivate anche le dichiarazioni del Team Manager della Deceuninck-Quick Step Patrick Lefevere, intercettato dalla stessa Gazzetta dello Sport: “Ho paura che in gruppo ci possa essere qualche caso di positività al Coronavirus. O quantomeno non posso escludere che non ci siano stati, o non ci siano, ma che non siano stati comunicati”. Il belga è stato raggiunto anche da Sporza, a cui ha affermato: “”Radiogruppo” parla di diversi casi. Sapete come funziona, i corridori si conoscono tutti e discutono tra di loro. Sospetto che alcuni team stiano lottando al loro interno contro il virus, mantenendo il silenzio”.
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lisa.guadagnini@oasport.it
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Foto: Valerio Origo