Arriva un altro quarto posto per Daniel Grassl. Dopo la rassegna continentale di Graz infatti l’altoatesino si è posizionato nuovamente a ridosso del podio ai Campionati Mondiali Junior 2020 di pattinaggio artistico, quest’anno in scena presso la Tondiraba Ice Hall di Tallinn, in Estonia. Un risultato leggermente amaro per l’azzurro, soprattutto per come si è svolto il segmento di gara più lungo, viziato da diverse imprecisioni dalla maggior parte dei concorrenti.
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Il diciassettenne nativo di Merano, nonostante una prova all’apparenza molto pulita macchiata esclusivamente da un quadruplo flip atterrato con una mano sul ghiaccio, ha pagato dazio nelle rotazioni degli elementi di salto più importanti, precisamente nel quadruplo lutz, nel già citato quadruplo flip e nel triplo axel. Pattinando senza problemi le restanti difficoltà del layout, quindi le tre combinazioni triplo lutz/triplo toeloop, triplo flip/triplo toeloop e triplo rittberger/euler/triplo salchow, oltre che il triplo lutz singolo, l’allievo di Lorenzo Magri ha guadagnato 150.47 (77.97, 72.50) per un totale di 229.38, appena due punti in meno del terzo classificato Petr Gumennik, artefice con 155.05 (80.35, 74.70) per 231.12 di una super rimonta dalla nona piazza grazie a una performance caratterizzata dal triplo axel e dalle buone combinazioni quadruplo salchow/doppio toeloop e triplo lutz/triplo toeloop/doppio rittberger.
La medaglia d’oro è andata invece al russo Andrei Mozalev, secondo dopo lo short, unico del lotto ad aver realizzato un programma senza sbavature di rilievo ornato da due quadrupli toeloop, di cui uno agganciato con il doppio toeloop, e due tripli axel, uno singolo e l’altro combinato con il doppio toeloop. Ottenendo, seppur in maniera onestamente discutibile, il miglior riscontro anche sulle componenti del programma l’atleta allenato da Kirill Davydenko ha ritoccato il suo record personale ricevendo una valutazione di 160.78 (82.22, 78.56) per 245.09, superando nettamente il grande favorito della vigilia, il nipponico Yuma Kagiyama, rimasto attardato al posto d’onore per via di una caduta nel quadruplo toeloop e per due problemi nell’axel, eseguito triplo ma sottoruotato nel primo caso e solo da un giro e mezzo nel secondo, senza dimenticare una chiamata di filo non chiaro nel triplo lutz.
Grande balzo in avanti infine per Gabriele Frangipani, il quale posizionandosi al quattordicesimo posto con 123.36 (57.66, 66.80) per 198.41 ha migliorato le sue prestazioni rispetto alla ventitreesima casella dello scorso anno. Un ulteriore step che conferma il grande momento di crescita del vivaio azzurro.
CLASSIFICA FINALE JUNIOR INDIVIDUALE MASCHILE
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Foto: Valerio Origo