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Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Montan-Piazza: “L’obiettivo? Assorbire ogni insegnamento dai Mondiali juniores”
Il movimento delle coppie d’artistico italiano ha necessariamente bisogno di nuove, talentuose, leve. Nella difficile specialità, praticata sempre da meno atleti in tutto il mondo, faranno il loro debutto assoluto in un Campionato Mondiale Alyssa Chiara Montan e Manuel Piazza, pattinatori tesserati con l’IceLab di Bergamo pronti a rompere il ghiaccio a Tallinn, in Estonia, per la rassegna iridata juniores in programma questa settimana. Gli atleti seguiti da Ondrej Hotarek (Responsabile tecnico Fiamme Azzurre), Luca Demattè (Coach IceLab) e sotto la direzione tecnica di Franca Bianconi, reduci da una stagione fortemente rallentata da un infortunio subito da Alyssa a fine estate, si misureranno per la prima volta in carriera con avversari iper-competitivi, aggiungendo dunque un bagaglio di esperienza fondamentale in vista degli appuntamenti futuri.
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A poche ore dal debutto assoluto, previsto per mercoledì alle ore 18:15 italiane con il programma corto, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli azzurri, motivati a fare bene in occasione della prima, indimenticabile, competizione prestigiosa della carriera.
Ragazzi, il debutto ai Mondiali Junior è vicinissimo. Come vi sentite?
Alyssa: “Mi sento assolutamente elettrizzata; non mi è mai capitato prima di disputare gare così importanti; avremmo dovuto partecipare ai Grand Prix Junior a inizio stagione ma purtroppo l’infortunio ce l’ha impedito. Essendo questa la nostra prima vera occasione di metterci in gioco, da una parte voglio godermela fino in fondo e divertirmi, dall’altra dare il meglio di me e far vedere a tutti la nostra grinta e voglia di fare“.
Manuel: “Come anche per Alyssa, questi Mondiali saranno la mia prima gara in cui ci potremmo confrontare con altre coppie di altissimo livello. Mi sento molto stimolato e affamato e non vedo l’ora che questa esperienza abbia inizio“.
Arrivate a questo importantissimo appuntamento dopo una stagione non semplice, rallentata da un infortunio. Cosa è successo nello specifico?
Manuel: “Ci stavamo preparando per i Grand Prix Junior a inizio settembre e gli allenamenti stavano procedendo per il meglio, ma purtroppo nello sport, e in particolare nella coppia di artistico, l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Durante un allenamento, infatti, mentre stavamo provando il programma di gara, o per la stanchezza o per mancanza di concentrazione, siamo caduti in un sollevamento, che ha messo in pausa gli allenamenti di Alyssa per un bel po’ “.
Alyssa: “Inizialmente non sembrava nulla di grave, ma alla fine mi sono ritrovata con una frattura composta alla rotula destra (oltre a un taglietto sul mento, il tipico “taglio del pattinatore”) e sono dovuta stare ferma fino a inizio novembre; ci sono voluti due mesi di riabilitazione prima di poter ritornare a saltare senza problemi, ma abbiamo lavorato sodo, sia io che Manuel che nel frattempo ha continuato ad allenarsi, e siamo riusciti a tornare abbastanza in forma per i Campionati Nazionali di dicembre, anche se direi che per recuperare la forma al cento per cento c’è voluto ancora un mesetto dopo quella gara“.
Nonostante l’infortunio le gare a cui avete partecipato hanno dato delle risposte interessanti; avete infatti vinto per la prima volta i Campionati Nazionali e collezionato un’ottima terza posizione al Bavarian Open 2020. Come descrivereste queste prime due gare? Quali erano i vostri obiettivi?
Alyssa: “Sono state entrambe due belle gare, impegnative certo, ma anche soddisfacenti. I nostri obiettivi erano principalmente cercare di fare un programma pulito in sicurezza, visto che eravamo appena tornati e non avevamo avuto abbastanza tempo per provare a immettere elementi più difficili tecnicamente, e riuscire a rimetterci in gioco al meglio. Come ogni gara, abbiamo cercato di dare il meglio di noi, concentrandoci al massimo per far divertire e divertirci noi stessi facendo ciò che più ci piace, ovvero pattinare; e in fin dei conti proprio la sensazione di poter tornare a gareggiare è stata la più bella emozione che abbia mai provato fin’ora“.
Manuel: “Come ha detto anche Alyssa, abbiamo sempre cercato di dare il meglio e lavorare molto per tornare il prima possibile in pista a gareggiare. Il nostro obiettivo principale era portare a casa dei programmi un po’ più semplici ma fatti bene, pattinando al meglio e divertendoci. Sapevamo che se avessimo dato il meglio di noi avremmo potuto partecipare ai Mondiali, e poi tornare in pista dopo un inizio di stagione così difficile, ci ha davvero riempito di voglia di lavorare“.
Qual è invece l’obiettivo per questo Campionato del Mondo juniores?
Alyssa: “L’obiettivo per questi Mondiali non è poi tanto diverso: come abbiamo detto saranno la nostra prima esperienza davvero rilevante, e quindi daremo il massimo per rendere sia la nostra Nazione orgogliosa di averci convocati, sia i nostri allenatori e la nostra società di averci dato questa possibilità; in particolare spero di riuscire a trasmettere a tutti coloro che ci seguiranno la gioia che provo quando porto quel paio di pattini ai piedi, e, se riuscirò in questo, credo proprio che il resto verrà da sé. Comunque vada, per me è già una vittoria poter partecipare, ma questo non significa certo che non saremo agguerriti!“.
Manuel: “Esatto, l’obiettivo è di fare il nostro meglio, divertendoci e godendoci i programmi. Vogliamo assorbire ogni piccolo insegnamento che potremmo trarre da questa esperienza, per imparare molto e poter crescere attraverso il confronto con coppie anche più brave di noi. E poi, una volta tornati a casa, lavorare con questi nuovi stimoli e con ancora più grinta di prima“.
Siete molto giovani e gareggiare in una specialità complessa come quella delle coppie d’artistico non è certamente semplice. Raccontateci la vostra giornata tipo.
Alyssa: “La mia giornata tipo inizia alle 8.00 alla pista, anche se qualche volta ci tocca iniziare anche un’ora prima, visto che oramai ci sono molte coppie che si allenano all’Icelab. Comunque, la prima ora di solito faccio singolo, ovvero alleno i salti da sola, senza Manuel, che mi raggiunge per le 9 per i sollevamenti off-ice. Seguono poi la prima ora su ghiaccio in coppia e mezz’ora di pattinata e passi, infine pausa pranzo. Dopo circa un’oretta di riposo, ci si scalda di nuovo a terra con altri sollevamenti, segue la seconda ora di allenamento di coppia e le due ore di preparazione off-ice, ovvero ginnastica e danza, per un totale di circa otto ore (finiamo intorno alle 16). Concluso l’allenamento, mi aspetta la scuola: dalle 16.30 alle 20.30 sono infatti a lezione, essendo ancora alle superiori (sono al quarto anno del liceo classico). Tornata a casa, ceno e vado diretta a dormire, per essere in forma e riposata il giorno dopo, un’altra giornata di allenamento intenso!“.
Manuel: “Io invece ho avuto la maturità a fine della scorsa stagione e quest’anno sto valutando se continuare a studiare o meno, quindi ho la fortuna di potermi riposare bene già nel tardo pomeriggio per gli allenamenti del giorno dopo. Per quanto riguarda l’allenamento, vorrei solo aggiungere una cosa, che oltre all’allenamento fisico, facciamo anche un po’ di lavoro sulla preparazione mentale, aspetto molto importante che spesso viene ignorato, ma che è assolutamente necessario (lo è stato in particolare per me, per riuscire a rimettermi con la testa giusta dopo l´infortunio)“.
C’è una coppia in particolare a cui vi ispirate? Avete una coppia preferita tra quelle più blasonate in ambito Senior?
Manuel: “I miei Idoli fin da piccolo sono stati Carolina Kostner e Javier Fernandez, non sono una coppia ma mi hanno ispirato molto per la loro eleganza e abilità di combinare la parte artistica con gli elementi tecnici. Crescendo e conoscendo meglio il mondo della coppia d’artistico ho potuto ammirare più da vicino ovviamente le coppie italiane, Ondrej Hotarek e Stefania Berton, Matteo Guarise e Nicole Della Monica e poi ovviamente anche Ondrej e Valentina Marchei, coppie che secondo me erano sempre tra quelle più innovative e interessanti, soprattutto per i programmi che mi trasmettevano sempre tante emozioni; in futuro, spero davvero di riuscire a coinvolgere con il mio pattinaggio proprio come loro hanno fatto con me“.
Alyssa: “Quand’ero piccola, sono praticamente cresciuta a pane e video di Anna Cappellini e Luca Lanotte. Certo, sono una coppia di danza, ma non per questo ne rimasi meno affascinata. Devo dire che anche Nicole Della Monica e Matteo Guarise e Ondrej Hotarek e Valentina Marchei sono stati dei validi modelli e potete quindi immaginare come mi sia sentita quando due anni fa mi sono ritrovata ad allenarmi nella loro stessa pista, anzi ad essere allenata proprio da Ondrej e a poterli definire persino miei amici! A livello internazionale, invece, ho sempre ammirato Aljona Savchenko, che però non ho ancora avuto l’onore di conoscere di persona“.
Vi saluto con la stessa domanda che ho fatto ai vostri compagni di squadra Carolina Portesi Peroni-Michael Chrastecky. Qual è il vostro sogno?
Alyssa: “Il mio sogno è riuscire a trasmettere al mondo ciò che provo quando pattino, fare spettacolo danzando su un paio di lame, e arrivare a sentirmi perfettamente a mio agio, a casa, sotto ai riflettori. E ovviamente riuscire a spingermi oltre i miei limiti, fino a dove non pensavo di poter arrivare“.
Manuel: “Il mio sogno e riuscire a continuare a pattinare ad alto livello per ancora tanti anni, infatti credo proprio di avere ancora molto da dare,e riuscire a trasmettere il mio amore e la mia passione per questo sport a chi mi guarda“.
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Foto: Carlo Iveglia (per gentile concessione di IceLab)