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Protocollo sicurezza lavoratori coronavirus: cosa devono fare le aziende a tutela della salute. I 13 punti
L’emergenza Coronavirus è sempre in cima alle priorità del nostro viver comune. 21.157 il numero totale di contagiati, considerando 1.441 morti e 1.966 guariti. Numeri davvero impressionanti per una problematica che di giorno in giorno assume sempre di più i crismi di una tragedia. Per questo, dopo l’incontro tra il Governo e le parti sociali in attuazione della misura (articolo 1, comma primo, numero 9) del Dpcm 11 marzo 2020, sono stati stilati tredici punti per indicare le misure per il contrastato e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro. A tal fine vi sarà in azienda un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali/aziendali e del Rls. Di seguito i 13 punti:
1. Obbligo a casa con febbre oltre 37.5
Obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5 ) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
2. Controlli all’ingresso
Il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea.
3. Pulizia e sanificazione
L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
4. Lavarsi le mani
E’ obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani e l’azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti.
5. Mascherine e guanti
Qualora il lavoro imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici) conformi.
6. Mense con accessi contingentati
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.
7. Spogliatoi e distributori
Provvedere alla sanificazione degli spogliatoi e garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.
8. Possibile stop reparti non necessari e smart working
Limitatamente al periodo dell’emergenza coronavirus, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai Ccnl e favorendo le intese con le rappresentanze sindacali aziendali, disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza.
9. Rimodulare livelli produttivi e turni
E’ possibile procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi. Bisogna assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.
10. Ammortizzatori sociali e ferie
Utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali. Altrimenti, i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.
11. Stop trasferte
Sospese e annullate tutte le trasferte ed i viaggi di lavoro nazionali e internazionali, cosi’ come gli eventi interni e di formazione. Non sono consentite le riunioni in presenza.
12. Orari ingresso-uscita scaglionati
Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa).
13. Gestione di un caso coronavirus
Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 e collabora per la definizione degli eventuali “contatti stretti”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse