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Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Oslo 2020: Kraft e Geiger alla resa dei conti

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La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci imbocca il proprio rettifilo conclusivo. Le ultime gare valevoli per la Sfera di cristallo si disputeranno tutte in Norvegia e coincideranno con la IV edizione di Raw Air. Gli appassionati conoscono bene il funzionamento dell’evento, tuttavia è sempre bene effettuare un ripasso in merito alle regole. La manifestazione si ispira alla Tournée dei 4 trampolini. Cionondimeno, per determinare la classifica finale, verranno conteggiati anche i punteggi dei salti di qualificazione e persino di quelli che gli atleti effettueranno nei due team event previsti. Pertanto, se non dovessero esserci cancellazioni, la graduatoria di Raw Air verrà stilata in base alla somma dei punti di 16 salti da effettuarsi nell’arco di 10 giorni.

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La prima delle quattro tappe si disputerà a Oslo, dove nel weekend andrà in scena l’Holmenkollen skifestival, od Holmenkollrennene. La manifestazione, nata nel 1892 e dagli anni ‘80 cooptata dalla Coppa del Mondo, consiste in una serie di gare appartenenti a tutte le discipline nordiche.
Il salto con gli sci però ha un rapporto particolare con l’appuntamento. Inizialmente la prova era infatti parte integrante della competizione della combinata nordica. Gli specialisti hanno pertanto dovuto attendere fino al 1933 prima di avere una propria gara all’interno dell’evento. Da allora si contano 9 inverni “buchi” per i saltatori. Cinque di essi a causa della Seconda Guerra Mondiale (1941-1945), mentre altre tre volte vi furono insormontabili problemi meteo (nel 1954 e nel 1994 vi era troppo vento, mentre nel 2016 fu la nebbia a mettersi di traverso). Diverso il caso del 2009, quando l’evento andò in scena apocrifamente a Vikersund. La situazione si verificò una tantum poiché l’attuale trampolino era ancora in fase di costruzione.

In questo 2020 la partita per la Sfera di cristallo è ancora aperta. L’austriaco Stefan Kraft vanta 118 punti di vantaggio sul tedesco Karl Geiger, quando mancano quattro gare al termine dell’inverno. Il salisburghese è indubbiamente favorito, vista la sua clamorosa solidità di rendimento, tuttavia il bavarese non è ancora sconfitto e ha tutte le intenzioni di vendere cara la pelle.

A Holmenkollen, la collina che sovrasta Oslo, il salto con gli sci è praticato fin dal XIX secolo. Il primo impianto artificiale fu edificato nel 1914, venendo successivamente ampliato e modificato nel corso dei decenni. La versione corrente della struttura è stata eretta tra il 2008 e il 2010 in vista dei Mondiali di sci nordico 2011.
Ferma restando la storia dell’appuntamento, ai fini della presentazione vengono tenute in considerazione esclusivamente le cosiddette gare di primo livello, ovvero quelle valevoli per i Giochi olimpici, i Mondiali e la Coppa del Mondo.

Sinora sull’Holmenkollenbakken se ne sono tenute 41 individuali. Di esse 37 hanno avuto valore per la Coppa del Mondo, 4 per i Mondiali (1930, 1966, 1982, 2011) e 1 per i Giochi olimpici invernali (1952). La somma della suddivisione è pari a 42 poiché le prove iridate del 1982 hanno assegnato punti anche per la Sfera di cristallo.
Nelle gare di primo livello sono ventotto gli atleti a essersi imposti in questo prestigiosissimo contesto. Fra di essi il polacco Adam Małysz è entrato nella leggenda grazie ai 5 successi (1996, 2001, 2003, 2006, 2007) raccolti in carriera. Per dare un’idea della grandezza del quarantaduenne di Wisła, si pensi che in tutta la storia dell’Holmenkollen Ski Festival l’unico uomo ad aver superato la quota delle tre affermazioni.
Sono otto i saltatori in attività ad aver già primeggiato sull’Holmenkollenbakken. Tre di essi hanno vinto 3 volte. Si tratta di Gregor Schlierenzauer (2008, oro iridato 2011, 2013), Simon Ammann (2002, 2007, 2010) e Severin Freund (una nel 2014 e due nel 2015). Si sono invece imposti in 1 occasione Noriaki Kasai (1999), Piotr Zyla (2013), Stefan Kraft (2017), Daniel-Andre Tande (2018) e Robert Johansson (2019).
Va rimarcato come i primi due successi di Ammann, il primo di Schlierenzauer e l’unico di Kasai siano arrivati sulla precedente versione del trampolino, abbattuta nel 2008. Dunque lo svizzero e l’austriaco possono vantarsi di aver trionfato su ambedue gli impianti.

Se si guarda ai podi, si contano tredici uomini tutt’ora in azione ad aver raccolto almeno un piazzamento nella top-three. La graduatoria è capitanata da Ammann, con 5.
5 – AMMANN Simon [SUI] (3-1-1)
4 – FREUND Severin [GER] (3-1-0)
3 – SCHLIERENZAUER Gregor [AUT] (3-0-0)
3 – KRAFT Stefan [AUT] (1-2-0)
3 – PREVC Peter [SLO] (0-1-2)
2 – KASAI Noriaki [JPN] (1-1-0)
2 – STOCH Kamil [POL] (0-0-2)
1 – ZYLA Piotr [POL] (1-0-0)
1 – TANDE Daniel-Andre [NOR] (1-0-0)
1 – JOHANSSON Robert [NOR] (1-0-0)
1 – WELLINGER Andreas [GER] (0-1-0)
1 – EISENBICHLER Markus [GER] (0-0-1)
1 – HAYBÖCK Michael [AUT] (0-0-1)

Volgendo invece lo sguardo ai vari movimenti nazionali, si evince come sull’Holmenkollenbakken sia in corso un braccio di ferro tra Austria e Norvegia per il ruolo di potenza egemone.
28 (10-9-9) – AUSTRIA
27 (10-9-8) – NORVEGIA
13 (5-4-4) – GERMANIA [All-Inclusive]
11 (4-5-2) – FINLANDIA
10 (6-1-3) – POLONIA
9 (3-3-3) – SVIZZERA
9 (2-4-3) – GIAPPONE
7 (1-1-5) – SLOVENIA [All-Inclusive]
4 (1-2-1) – REP.CECA [All-Inclusive]
3 (0-0-3) – SVEZIA
2 (0-2-0) – CANADA
1 (0-1-0) – FRANCIA

A proposito di nazioni, nel weekend è prevista anche una prova a squadre. Sinora sull’Holmenkollenbakken ne sono andate in scena otto. Il duello tra Austria e Norvegia prosegue anche in questo contesto. I quartetti rot-weiß-rot hanno primeggiato 4 volte, mentre quelli norvegesi in 3 occasioni. Solo la Slovenia (1 successo) è riuscita a spezzare questo dualismo.

PROGRAMMA E PALINSESTO TELEVISIVO
Venerdì 6 marzo, ore 19.30 – Qualificazione (Diretta Eurosport dalle 19.25)
Sabato 7 marzo, ore 15.15 – Team Event (Diretta Eurosport)
Domenica 8 marzo, ore 14.30 – Gara (Diretta Eurosport)

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Foto: LaPresse

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