Sci Alpino
Sci alpino, ‘Slalom Parallelo’ Varettoni-Alfieri: “Kilde, Coppa meritata, ma ‘buttata’ da Pinturault. Italia femminile, trend impressionante”
La Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020 è terminata, anche ai tempi del Coronavirus, con le Finali e diverse altre gare cancellate. La vittoria ha arriso ad Aleksander Aamodt Kilde tra i maschi, nella classifica conclusiva, prima volta per lui, e Federica Brignone tra le donne, che ha spezzato il tabù italiano al femminile.
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E’ giunto il momento della ventesima e ultima puntata di “Slalom parallelo”, sorta di botta e risposta tra Silvano Varettoni e Camilla Alfieri sulle stesse domande (ma senza conoscere l’uno le risposte dell’altra).
Bilancio finale sulla Coppa del Mondo maschile?
Silvano Varettoni: “Lo dico? Lo dico. La Coppa del Mondo più bella degli ultimi anni, non so nemmeno quantificare. Senza nulla togliere a Hirscher, anzi, ma di solito a gennaio la sfida era già finita. Questa volta è stata molto combattuta e l’unico neo che posso trovare è il fatto di aver perso un epilogo entusiasmante, anche a livello femminile naturalmente, nello scenario unico di Cortina d’Ampezzo. E poi manca la gioia di poter alzare la Coppa al cielo davanti al pubblico e godersi la festa finale con tutti gli atleti e gli allenatori. Pazienza. Kilde è stato bravo, bravissima. L’avrebbe vinta anche con le ultime gare disputate? Non so dirlo. Magari sì. E’ un degno vincitore, per me. Alla fine se guardate le classifiche di specialità, i migliori sono tutti lì, tranne forse Caviezel in superG, ma va detto che ha centrato tre podi in sei gare senza mai uscire dai primi cinque. In discesa terza Coppa consecutiva per Feuz, in gigante e slalom ha vinto Kristoffersen con merito, perché è stato il più costante e ha buttato via meno gare rispetto al più vincente Pinturault. I verdetti sono giusti”.
Camilla Alfieri: “Ha vinto Kilde, cioè colui che per me era sempre stato un po’ il favorito, basta rileggersi le puntate precedenti. E’ chiaro poi che se andiamo a vedere vittorie e podi, ma soprattutto vittorie, in stagione, Pinturault dei vari duellanti è quello che ne ha ottenuti di più e anche di gran lunga. Penso che Kilde sia stato straordinario e Pinturault l’abbia un po’ persa lui, gettando alle ortiche alcune gare. Premiamo dunque lo straordinario, a fronte di una persona che ha buttato via davvero tanto, se avesse fatto quello che ci si aspettava da lui non saremmo nemmeno qua a discutere. L’avrebbe forse già vinta da metà stagione in poi, con un grande margine. Quindi tanti complimenti a Kilde e Alexis deve fare uno step avanti, pur essendo stato bravissimo, vedi per esempio Hinterstoder. Idem Kristoffersen, che però gareggia solo in due specialità”.
Bilancio finale sulla Coppa del Mondo femminile?
Silvano Varettoni: “Brignone? Coppa assolutamente meritata. E’ andata forte tutto l’anno. Poi, chiaro, se Shiffrin fa tutte le gare cambia la storia, ma non è mica colpa di Federica. Era un’occasione d’oro, tipo o quest’anno o mai più, ed è stata la più brava a coglierla. Dal prossimo anno credo che Shiffrin tornerà a gareggiare sempre anche se non escludo in ogni caso una stagione ancora migliore di Brignone e Vlhova perché si sentiranno più forti e sicure. Per stare al passo con Mikaela, Fede ora deve crescere tanto in slalom e rimanere molto costante in gigante. La coppa di specialità tra le porte larghe è meritatissima, da due anni era la migliore. Non pensavo nemmeno riuscisse a vincerla e invece ha tenuto un rendimento pazzesco. In superG la valdostana è stata la migliore, pagando a caro prezzo l’uscita a Bansko, ma un errore può capitare, va messo in conto. Ripeto, Coppa meritata per Federica anche guardando a Vlhova: le ultime gare le ha disputate tutte e si trova comunque dietro di 189 punti”.
Camilla Alfieri: “Che dire se non bravissima a Federica Brignone? E’ chiaro che in questo caso sarebbe stato bello, anzi bellissimo, vedere lo ‘scontro’ finale tra le tre grandi duellanti, per capire come avrebbe reagito Brignone, la stessa Vlhova piuttosto che la rientrante Shiffrin. C’era grande curiosità intorno a questo e anche intorno al rientro di Mikaela. Però Federica è stata la più brava dell’anno, anche la più fortunata se vogliamo perché Petra ha avuto problemi all’inizio, Shiffrin ha subito la tragedia del papà poco oltre metà stagione. Ciò detto, tutto deve girare al meglio per vincere la Coppa assoluta e tutto gira al meglio se te lo crei anche da sola, questo meglio, cosa che Federica ha indubbiamente fatto. Al di là del capitolo particolare di Shiffrin. Lo star bene però è una condizione che uno si crea, non è solo il caso a dartelo, quindi in questo senso tanto di cappello alla valdostana“.
Il futuro per l’Italia maschile?
Silvano Varettoni: “Parlando di gigante e slalom, io vado un deciso passo avanti rispetto allo scorso anno, magari non con tutti gli atleti. De Aliprandini ha disputato una grande stagione, buttando via diverse gare. In Coppa Europa qualcosa di buono si è visto, quindi bisogna proseguire su questo trend con staff intatti, possibilmente. Ricordiamoci che Vinatzer e Gross sono saliti sul podio in slalom e che Maurberger fino all’infortunio aveva disputato ottime prove tra i rapid gates. Capitolo velocità: con Paris una cosa, senza un’altra, anche perché Dominik secondo me stava andando persino meglio di un anno fa. Mattia Casse però è stato molto bravo in superG, mentre in discesa deve lavorare soprattutto sulla gestione della gara. Perché va meglio in superG? Perché sulla prova secca è al top, difatti anche nel primo training della discesa è sempre tra i migliori. Deve solo trovare più costanza in libera. Buzzi ha bisogno di fiducia, mentre dalla Coppa Europa sono sì arrivati posti fissi, ma con atleti che in Coppa del Mondo faticano invece ancora tanto.
Camilla Alfieri: “Si è già un po’ accennato all’argomento nelle puntate precedenti. Per quanto riguarda la velocità maschile, in contumacia di Paris qualcosa si è visto. E’ chiaro che tutti aspettano il prossimo anno per rivedere Dominik al top, a chiudere un po’ cerchio con l’ultima annata, con performance straordinarie portate avanti quest’anno fino a quando è rimasto in salute. Ci si aspetta sicuramente un podio da Mattia Casse, quanto meno in superG, e risultati nella top 10 da Emanuele Buzzi. Poi se Matteo Marsaglia sta bene sicuramente qualcosa porta anche lui alla causa. C’è un Prast che ha fatto posto fisso, sotto, pur essendoci ancora un gap un po’ grande rispetto ai miglior di Coppa del Mondo, ma è normale sia così. Discorso discipline tecniche: sicuramente si sta muovendo tanto, chiaro che in gigante ci sarà ancora da migliorare e da lavorare come in realtà si è fatto, e nella direzione giusta, perché i segnali non sono mancati. Bisogna essere positivi e fiduciosi“.
Il futuro per l’Italia femminile?
Silvano Varettoni: “Nel settore velocità una delle migliori annate di sempre, pensate a quante atlete sono salite sul podio oltre Brignone e Goggia, cioè Bassino, Delago, Marsaglia, Elena Curtoni. Bravissime. In gigante abbiamo una bella squadra, magari con meno atlete nelle 30 o nelle 15 rispetto al passato, ma quelle che ci sono restano fortissime, soprattutto pensando a Brignone e Bassino con Goggia in netta ripresa. E poi Pirovano sta arrivando e Melesi si è fatta male sul più bello. La vera novità arriva dallo slalom: dopo anni di buio, si vede la luce. Due ragazze hanno ottenuto il posto fisso dalla Coppa Europa, Peterlini e Rossetti, e sono due ragazze che hanno già fatto bene in Coppa del Mondo. In generale, maschi compresi, abbiamo assistito a un grandissima stagione per l’Italia, considerando gli infortuni di Goggia, Paris, Moelgg, Maurberger, Melesi. Bravi!”.
Camilla Alfieri: “Diciamo che fare meglio sarà un po’ difficile, dopo 8 vittorie, 23 podi, una Coppa generale, due di specialità e con Goggia infortunata a gennaio. Già confermare il trend di questa annata secondo me sarebbe un gran risultato e mi riferisco in primis alle due Coppe di specialità che si possono rivincere, con Federica o con il contributo di altre atlete. La Coppa assoluta non sarà semplice da riconquistare perché nel 2020-2021 tornerà una Shiffrin molto carica, anche se bisognerà comunque vedere come reagiranno Brignone e Vlhova, che continuano ad acquisire sempre più fiducia stagione dopo stagione. Punteranno a migliorare ancora. In ogni caso, ribadisco: avvicinare i risultati di questa stagione, con la possibilità di ritrovare Goggia, è qualcosa che farà ben sperare. Non dimentichiamo i posti fissi di Rossetti e Peterlini in slalom, dalla Coppa Europa. Tornerà la Zenere, tornerà la Melesi. Tra le donne si tratta solo di continuare su questa strada e vedere i risultati dove portano, perché comunque il trend è impressionante”.
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LE PUNTATE PRECEDENTI
Prima puntata: il pre-Coppa del Mondo
Seconda puntata: l’analisi post-Soelden
Terza puntata: l’avvicinamento a Levi
Quarta puntata: il commento ai primi slalom stagionali
Quinta puntata: le prime gare in America
Sesta puntata: il bilancio dopo la trasferta nordamericana
Settima puntata: la concorrenza interna che aiuta l’Italia
Ottava puntata: la capacità di adattamento alle bizze del meteo
Nona puntata: le ultime gare dell’anno solare 2019
Decima puntata: il dopo-Zagabria
Undicesima puntata: che Brignone!
Dodicesima puntata: Sestriere chiama Italia
Tredicesima puntata: azzurre superstar
Quattordicesima puntata: una Coppa con tanti record
Quindicesima puntata: Brignone superstar. E il parallelo…
Sedicesima puntata: Vlhova superstar.
Diciassettesima puntata: Federica “vede” la Coppa?
Diciottesima puntata: FIS, ci sei o ci fai?
Diciannovesima puntata: a chi la Coppa?
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gianmario.bonzi@gmail.com
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Foto: LaPresse & Silvano Varettoni