Sci di fondo
Sci di fondo, la Fis smentisce se stessa. La Coppa sprint è ancora aperta e Pellegrino può vincerla!
Nella serata di ieri è arrivato un nuovo colpo alle già traballanti comprensione e credibilità dello sci di fondo. Infatti, la decisione della Norvegia di non prendere parte alle ultime due tappe di Coppa del Mondo, ha fatto emergere una zona grigia nel regolamento che, a questo punto, spalanca le porte del successo nella Coppa sprint a Federico Pellegrino.
L’attuale classifica di specialità vede Johannes Høsflot Klæbo con 145 punti di vantaggio sull’inseguitore più vicino, il connazionale Erik Valnes, nonché 165 lunghezze di margine su Federico Pellegrino, attualmente quarto nella graduatoria dedicata agli sprinter e migliore tra i non norvegesi. Tra sabato 14 e martedì 17 è previsto lo Sprint Tour, una prova multistage dedicata solo alle sprint, dove ogni gara assegnerà punteggio dimezzato, mentre la classifica finale garantirà punteggio doppio.
L’inghippo riguarda proprio i punti della graduatoria della prova multi stage. L’interpretazione data sinora da tutti, e corroborata da qualsiasi pdf pubblicato dalla Fis, era che questi punti avrebbero avuto valore esclusivamente per la classifica generale, ma non per la Coppa sprint. Infatti, come si può notare dalla graduatoria ufficiale redatta dopo la sprint di Drammen (reperibile cliccando su queste parole), sono indicate le colonne solamente relative alle ultime tre gare, e non alla classifica finale dello Sprint Tour. Tale interpretazione, peraltro, era coerente con i criteri con cui è stilata l’analoga Coppa Distance, dove i punti degli eventi multistage non vengono considerati. Allo stesso modo, la classifica sprint dinamica reperibile sul sito Fis indica un eloquente “11/14” alla voce eventi disputati sinora, confermando quindi che ne mancherebbero solo tre, ovvero i risultati delle tre sprint nordamericane.
Tuttavia la Fis oggi ha smentito sé stessa, affermando che invece i punti della classifica conclusiva dello sprint tour, avranno valore per la Coppa di specialità! “Mi rendo conto che le regole non fossero chiare al 100%, però quando la manifestazione è stata ideata, l’intenzione era quella di far valere i punti per entrambe le Coppe” ha detto il race director Pierre Mignerey a Nrk, televisione di stato norvegese.
La Norvegia sapeva di questa retromarcia nel momento in cui ha preso la decisione di chiudere in anticipo la propria stagione? Il capo allenatore della squadra norge Arild Monsen non ha commentato, limitandosi a dire che “potrebbero esserci conseguenze” riferendosi probabilmente all’esito sportivo. Johannes Høsflot Klæbo, che rischierebbe quindi di perdere il trofeo l’ha presa in maniera cavalleresca. “Supporto la decisione della nostra federazione nazionale. Dobbiamo dare il nostro contributo a limitare l’epidemia nel mondo. Questo è più importante di andare a gareggiare in Canada e negli Stati Uniti. È estremamente frustrante, ma qui ci troviamo di fronte a una problematica ben più grande che rende senza significato i titoli sportivi. Penso che la federazione norvegese abbia preso una decisione coraggiosa e saggia. Penso che la Fis dovrebbe essere altrettanto responsabile”.
La Fis, però, oggi ha confermato che le tappe nordamericane si svolgeranno regolarmente. Inoltre la Svezia ha annunciato la sua presenza in loco. Dunque, a questo punto, si apre improvvisamente la rincorsa alla Coppa Sprint. Possono essere assegnati ancora 350 punti, quindi Federico Pellegrino (-165), Lucas Chanavat (-178), Alexander Bolshunov (-220) e Gleb Retivykh (-225) possono tutti ambire a scavalcare Klæbo.
Al di là dell’aspetto sportivo, viene da chiedersi quale credibilità possa ancora avere una federazione internazionale che non è neppure in grado di scrivere un regolamento chiaro, risultando peraltro recidiva in tal senso, poiché gli esempi di “interpretazione” delle proprie stesse regole sono già accaduti nel recente passato.
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Foto: La Presse