Formula 1
Sebastian Vettel F1, GP Australia 2020: “La SF1000 è un passo avanti, ma dobbiamo capire a che livello siamo rispetto agli altri”
C’è un’atmosfera molto particolare a Melbourne (Australia), sede del 1° round del Mondiale 2020 di F1. All’Albert Park siamo alla vigilia del weekend d’esordio della stagione, ma il coinvolgimento emotivo è decisamente alto. L’emergenza Coronavirus sta colpendo tutti nel profondo e anche in territorio australiano si registrano dei contagi. In maniera preventiva, sono stati messi in isolamento alcuni tecnici di McLaren e di Haas, stando a quanto riferiscono le cronache, e il malumore per lo svolgimento del fine settimana è evidente, anche per le decisioni in altre parti del mondo. Il Circus, giova ricordarlo, ha risentito della diffusione del Covid-19, vista la cancellazione del GP della Cina e un GP in Bahrein “a porte chiuse”.
Anche per questo, la conferenza stampa è andata in scena in una location un po’ strana: un divano dove il tedesco Sebastian Vettel, il campione del mondo Lewis Hamilton, l’australiano Daniel Ricciardo e il canadese Nicholas Latifi si sono accomodati. Concentrandoci sul teutonico della Ferrari, questa prima uscita è accompagnata dai punti interrogativi. La Rossa a Barcellona non ha brillato e il tempo non è venuto fuori. Probabilmente i tecnici del Cavallino Rampante non lo hanno cercato con troppa insistenza, ma sembra che il gap da Mercedes sia sensibile: “Test sempre difficili da decifrare, ma ora siamo qui e finalmente possiamo correre e capire a che livello siamo. La macchina è un passo avanti ma è così per tutti. Dà migliori sensazioni, ma conta il livello rispetto agli altri. Il mio rapporto con questa pista? E’ il circuito giusto dove cominciare: tracciato scorrevole, ha un bel ritmo, quasi cittadino per com’è fatto“, le parole del ferrarista.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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