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Snowboard, Michela Moioli: “Un canadese mi ha vista e si è coperto la faccia. Noi italiani discriminati”

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Non sono tempi facili quelli che si vivono nel mondo, a causa della questione coronavirus, ma per gli italiani il discorso sembra essere particolarmente complesso, dal momento che l’Italia è il Paese europeo che più di tutti è stato associato all’epidemia, prossima a essere pandemia, in corso nel mondo.

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A raccontare un episodio in tal senso è Michela Moioli. L’oro olimpico di snowboard, una delle pochissime personalità che è autorizzata a gareggiare dopo l’ultimo decreto del Governo italiano, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport un episodio che le è capitato a Sierra Nevada, in Spagna: “Lì mi è anche capitato di incrociare sulle scale un canadese, di salutarlo e di vederlo girarsi coprendosi la faccia. La discriminazione verso gli italiani e verso le persone che vengono dalle zone più colpite è forte e senza senso. Voglio portare unpo’ di gioia ai miei connazionali, ora che sembra che noi italiani portiamo in giro la peste“.

E ancora, sulla vita attuale: “Visto che non possiamo allenarci sulla neve, lavoriamo in palestra. Per passare il tempo ci siamo messi anche a giocare a tennis. E quando dobbiamo salutarci lo facciamo con i gomiti“. E poi: “Dopo la gara di domenica non so dove andrò. Vorrei sciare, ma non so dove farlo. Se vado all’Alzano non posso nemmeno uscire con le pelli e fare scialpinismo. Non vedo l’ora che tutto ciò sia finito“.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Marco Tacca / Pentaphoto

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