Karate

‘Sognando l’Olimpo’: Luigi Busà, la medaglia a Tokyo per coronare una strepitosa carriera

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Luigi Busà è il fuoriclasse del karate azzurro nella specialità del kumite (il combattimento vero e proprio di questo sport), dove rimane una delle stelle di assoluto valore mondiale. La certezza aritmetica del pass a Cinque Cerchi l’ha avuta a Salisburgo, nella terza tappa di Premier League disputata a fine febbraio. Busà si trova attualmente in terza posizione nella graduatoria olimpica della categoria -75 kg del kumite, dove i primi 4 ottengono il lasciapassare per Tokyo 2020.

Luigi Busà è nato ad Avola il 9 ottobre 1987, ha un’altezza di 177 cm ed un peso di 74.5 kg. Attualmente è tesserato per il gruppo sportivo Carabinieri. La storia di questo straordinario campione comincia all’età di 3 anni e mezzo, quando suo padre Sebastiano lo accoglie sul tatami della palestra dove allena. Curiosamente, ora da diversi anni Luigi è allenato da un certo Salvatore Loria, altra leggenda del kumite del Bel Paese che, proprio mentre Busá esordiva nei -80 kg in maglia azzurra a 18 anni, gareggiava nei -75 kg.

Ci vorrebbero pagine e pagine per snocciolare nel dettaglio lo stratosferico palmares del 32enne siracusano, in considerazione del fatto che già prima di compiere 19 anni si era laureato campione mondiale assoluto a Tampere nei -80 kg nel 2006, dunque appartenendo ancora alla categoria junior. Proprio in questa fascia d’età Luigi domina con tre ori agli Europei junior (2006,2007 e 2008) e un oro (2007) e un bronzo (2005) ai Mondiali giovanili.

Nella categoria assoluta, il siciliano può vantare la bellezza di 5 ori europei individuali, più 2 argenti e 6 bronzi (di cui uno a squadre). A livello di Mondiali, invece, 2 ori, 3 argenti e 1 bronzo figurano nella sua bacheca. Molto emblematico il secondo titolo mondiale, ottenuto nel 2012 a Parigi (la capitale europea del karate per eccellenza) davanti alla bolgia di 25000 spettatori del palazzo dello sport Bercy. Il rivale in finale, Rafael Aghayev, altra icona del kumite nella stessa categoria di Luigi, un avversario conosciuto, voluto, sempre cercato, quasi come un’ossessione per dimostrare di essere il migliore: molte sono state le battaglie fra questi due fuoriclasse nel corso degli anni.

Nelle ultime stagioni, Busà diverse volte ha ammesso pubblicamente di voler smettere, ma forse inconsciamente le sconfitte in diverse finali gli hanno dato la carica e la voglia di tornare in palestra ad allenarsi ancora di più. Ogni volta che è in gara si sente molto più consapevole, anche nella sconfitta, rispetto a prima. Adesso si gode di più la competizione, essendo più tranquillo, equilibrato e maturo. Da quando ha saputo che il karate sarà nel programma di Tokyo 2020, quella carica si è trasformata in un desiderio: riempire la bacheca con l’unico alloro che manca alla sua collezione, per realizzare un sogno che insegue sin da bambino, sfruttando la marcia in più dell’esperienza accumulata nel corso degli anni.

Possibilità di podio a Tokyo 2020 (da 1 a 5 stelle): ****

Maurizio Contino

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NELLE PUNTATE PRECEDENTI…

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Seconda puntata: Simona Quadarella
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Ottava puntata: Rachele Bruni
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Decima puntata: Elena Micheli
Undicesima puntata: Ludovico Fossali
Dodicesima puntata: Eleonora Anna Giorgi
Tredicesima puntata: Frank Chamizo
Quattordicesima puntata: Alice Volpi
Quindicesima puntata: Simone Giannelli
Sedicesima puntata: Giorgia Villa
Diciassettesima puntata: Antonino Pizzolato
Diciottesima puntata: Viviana Bottaro
Diciannovesima puntata: Nicolò Martinenghi
Ventesima puntata: Mara Navarria

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Foto: FIJLKAM

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