Atletica
Storia delle Olimpiadi: Ondina Valla, la prima donna italiana d’oro che vinse davanti a Hitler
Berlino 1936, Giochi Olimpici che celebrano la Germania, Giochi Olimpici che rappresentano una propaganda esaltante di quel partito nazionalsocialista che andrà a scrivere negli anni a venire una delle pagine più tragiche della storia dell’umanità, ma noi vogliamo parlare solo di sport. Ed allora Berlino 1936 è l’Olimpiade in cui l’Italia partecipa per la prima volta con sette donne. E una di loro tornerà a casa con la medaglia d’oro, il primo oro olimpico italiano al femminile. Il suo nome è Ondina Valla.
Ondina nasce a Bologna nel 1916: il suo vero nome è Trebisonda, nome dato dal padre per amore verso quella città turca che riteneva la più bella, come doveva essere Ondina. Ha vent’anni Ondina nel 1936 e fin da giovane aveva dimostrato grandi doti atletiche vincendo gare studentesche e regionali. Doveva partecipare all’edizione dei Giochi di Los Angeles 1932, ma era l’unica donna ed il Vaticano spinse per la non partecipazione.
Nel frattempo Ondina diventa sempre più amata, dalla folla e non solo. Viene eletta dalla propaganda fascista come modello ed esempio della gioventù italiana: è alta, bella e longilinea. Ed anche i tedeschi la acclamano. A Berlino Ondina partecipa agli 80 ostacoli. Con lei Claudia Testoni, l’amica rivale di una vita, l’amica di cui conosce tutto. Sono entrambe tra le favorite della finale.
Il 5 agosto nella semifinale Valla realizza il tempo di 11″6, nuovo record mondiale della specialità.
La finale si disputa allo Stadio Olimpico il 6 agosto: è una gara combattutissima ed al traguardo sono in quattro ad arrivare assieme. Serve un infinito fotofinish (c’era già all’epoca) per decretare l’ordine d’arrivo. Ondina Valla è oro, la tedesca Steuer è seconda e la canadese Taylor è terza. Solo quarta l’amica Claudia Testoni. Anche nel famosissimo film “Olympia” Valla viene ripresa con la corona di alloro. Con la vittoria la fama di Ondina cresce ancora di più: la stampa la soprannomina “Il sole in un sorriso“.
Ci sono tante celebrazioni al suo ritorno per esaltare il successo di una splendida ragazza. L’Olimpiade porta alla conclusione del rapporto con l’amica Claudia Testoni, che non accetta quel quarto posto. Quando Claudia muore Ondina la ricorda con poche stupende parole: “Pensare a Claudia è pensare alle cose più belle della mia vita“. Gareggia ancora qualche anno la bella Ondina prima del ritiro nel 1943.
Il suo ricordo rimarrà per sempre nel primo oro olimpico italiano al femminile, il primo di una lunga e meravigliosa storia. Ondina Valla, il sole in un sorriso.
Roberto Vallalta
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Foto: Wikipedia (da archivio FIDAL)