Superbike
Superbike, Alex Lowes sorprende tutti nel GP d’Australia 2020 e dimostra che Rea è battibile. Promossi anche Razgatlioglu e Redding
Si è parlato tanto nell’inverno dell’intenso mercato, dei nuovi equilibri possibili e della nuova dimensione che il Mondiale 2020 di Superbike avrebbe potuto prendere. Così, il primo round stagionale sull’iconico tracciato di Philipp Island era atteso più che mai e il Gran Premio d’Australia non ha certo deluso le aspettative, regalando emozioni a non finire, duelli mozzafiato e tanti ribaltamenti di fronte. Ad uscire vincitore due volte, sia grazie allo strepitoso successo in gara-2 che per la testa della classifica è stato infatti a sorpresa il neo acquisto di casa Kawasaki Alex Lowes. Il ventinovenne britannico ha trovato immediato feeling con la verdona e ha dimostrato a tutti che il cinque volte campione del mondo Jonathan Rea è davvero battibile anche sul proprio territorio.
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Un risultato davvero imprevedibile, maturato al sabato grazie all’errore del nordirlandese che lo ha subito messo sotto pressione e poi in gara-2 con lo strepitoso corpo a corpo finale tra i due che ha tenuto incollati gli appassionati, risolto in favore di Lowes per una manciata di millesimi. Il 2020 si preannuncia davvero memorabile. Sì perché oltre ai due diamanti Kawasaki abbiamo potuto constatare la definitiva consacrazione ai vertici del turco Toprak Razgatlioglu, trionfatore in gara-1 anche se poi tristemente costretto al ritiro nella seconda manche per via di un problema tecnico sulla sua nuova Yamaha R1. Il compagno Michael Van der Mark è stato il big che ha impressionato di meno durante questo fine settimana d’apertura, ma un weekend negativo può capitare a tutti e già tra due settimane in Qatar l’olandese è atteso alla riscossa (coronavirus permettendo…).
Ma nella lotta si inserisce più che degnamente anche la Ducati del nuovo cavallo pazzo Scott Redding. Il britannico ha saputo trovare subito un’ottima sintonia con la nuova categoria, sfiorando in un paio di occasioni anche il successo ma mantenendo comunque la testa sulle spalle e racimolando tre podi importantissimi. Il feeling con le gomme Pirelli pare essere per il momento l’ostacolo più difficile da superare ma l’impressione è che il talentuoso ventisettenne possa davvero disputare una stagione da protagonista a differenza del “solito” Chaz Davies che continua ad accendere e spegnere l’interruttore delle prestazioni con una frequenza imprevedibile.
Chi manca all’appello è naturalmente l’altro grande protagonista della passata stagione, quell’Alvaro Bautista spostatosi in Honda e che ha saputo portare a casa solamente due miseri sesti posti, un bottino decisamente magro rispetto alle aspettative. A fine gara l’iberico non ha saputo trattenere la stoccata a Ducati, rivelando di non essere affatto sorpreso dalla non vittoria della scuderia italiana. Peccato che, allo stato attuale delle cose, chi sembra averci perso tra i due è decisamente lui.
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Foto: V.Origo