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Tennis, Jannik Sinner: “Giocare a livelli più alti della mia età è stata una grande decisione”

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Jannik Sinner è senza ombra di dubbio uno dei prospetti più interessanti del mondo del tennis. Vista la sua giovane età e le grandi qualità dimostrate si prospetta dinnanzi a lui un futuro roseo. Il 18enne nativo di San Candido è convito che grazie al duro lavoro quotidiano presto i risultati arriveranno anche nel circuito maggiore.

In un’intervista rilasciata al sito della Federazione, Sinner ha spiegato cosa l’ha spinto a mettersi in gioco contro i big del circuito: “Non ho mai dubitato di essere un buon giocatore di tennis, dato che sono un gran lavoratore, ma da ragazzino ero più magro e più piccolo di adesso. Ero veloce e scendevo a rete, ma avevo bisogno di fiducia per trovare il mio livello. Nel tennis puoi vincere partite o un torneo e puoi anche perdere tre o quattro primi turni di fila, quindi la decisione di giocare a livelli più alti della mia età è stata una grande decisione. Ho sicuramente preso la strada più difficile, ma mi ha aiutato a costruire l’aspettativa e la pressione che ho messo su me stesso. Senti di dover vincere quella partita o quel punto esatto e finisci per esagerare, ma devi comprendere l’esito ed è un processo di apprendimento ogni giorno“.

La svolta della sua giovane carriera, secondo Sinner, è arrivata con la vittoria nel torneo di Bergamo: “Ero sempre alla ricerca di un livello superiore, chiedendomi se fossi abbastanza bravo da battere i ragazzi a diversi livelli: prima nei Futures ITF, poi nei Challenger e, recentemente, nel circuito ATP. Alle Next Gen Finals ero in buona forma e mi sentivo bene sul campo, ma più della fiducia è stato determinante l’eseguire il mio piano di gioco: quello che volevo fare io, piuttosto che fossero gli altri a dettarlo. Il pubblico può darti energia, aspetto molto importante per un giocatore, per cui occorre gestirla rimanendo calmi e cercando di non essere nervosi. Vincere il titolo a Bergamo nel febbraio del 2019, dopo la distorsione alla caviglia dell’anno precedente, è stato sicuramente un fattore di svolta per migliorare ulteriormente, e dopo aver battuto Gael Monfils ad Anversa in ottobre ho capito fin dove potevo spingermi“.

In chiusura il 18enne nativo di San Candido parla di ciò che si aspetta dall’immediato futuro: “L’obiettivo è la continuità delle prestazioni, l’applicazione quotidiana e il miglioramento di ogni colpo, perché nei match un avversario di questo livello non ti permetterà di giocare sempre il tuo colpo migliore e non puoi giocare alla stessa velocità. Piatti sa che sono attento e pretendo molto da me stesso, ma lavoro sodo. Chiede pazienza quindi devo essere paziente“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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