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Tokyo 2021

Tokyo 2020, parla Barelli: “Inizio ad essere pessimista per i Giochi Olimpici”

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Domani sarà un giorno decisivo per Tokyo 2020: la conference call tra Cio e Federazioni Internazionali sul tema delle qualificazioni olimpiche e, in generale, sulla manifestazione a Cinque Cerchi. Alla vigilia, ad intervenire, come riportato dal sito di Rai Sport, è il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli. Parole tutt’altro che fiduciose le sue.

“Penso che non si possa partire il giorno prima dell’inizio delle gare, arrivare e fare le Olimpiadi. La certezza dei Giochi deve esserci molto tempo prima e, se faccio la sommatoria di ciò che capita in Europa e nel mondo, i tempi necessari per prepararla sono agli sgoccioli”.

Prosegue: “Gli atleti hanno bisogno di prepararsi e per farlo necessitano di tempo. E siccome non ne hanno, inizio ad essere pessimista, questa pandemia ha colpito tutti di sorpresa, non possiamo immaginare che il Cio o le federazioni internazionali siano preparati ad eventuali piani B. Adesso che si sta diffondendo la realtà dei fatti, si fanno valutazioni e scelte. Cosa faranno non lo so, ci sono in piedi interessi bilionari e in campo aspetti anche politici, oltre che sportivi. Ci sono tre possibilità: o le fai o le sposti o le sposti di molto. E per questo ritengo normale pensare ad una deadline oltre la quale non si possa andare: e questa non può che essere tra fine maggio e inizio giugno. Il problema però è che le qualificazioni si sono interrotte e non possono essere riprese a giugno dopo un periodo di un mese e mezzo senza allenamenti. Le Olimpiadi non sono una partita a carte o a briscola. Tutti si devono allenare e in questo momento la stragrande maggioranza delle piscine e delle palestre sono chiuse”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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