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Tuffi, Tania Cagnotto e il possibile rinvio di Tokyo 2020 che potrebbe spegnere il sogno della sesta Olimpiade

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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono il grande sogno e l’obiettivo di Tania Cagnotto. Dopo aver annunciato il ritiro e dopo la nascita della sua prima figlia, alla più grande tuffatrice italiana della storia è tornata quella voglia di rimettersi nuovamente sul trampolino e di riprovare insieme all’amica e collega Francesca Dallapè a rivivere ancora delle emozioni olimpiche (sarebbero i sesti Giochi per la bolzanina) e provare a risalire nuovamente sul podio proprio come a Rio quattro anni fa.

Purtroppo tra Tania ed il suo sogno a Cinque Cerchi si è messo di mezzo il Coronavirus. L’emergenza e la pandemia creata dal Covid-19 ha sconvolto tutto il mondo dello sport e di conseguenza ha messo a grande rischio il corretto svolgimento delle Olimpiadi di Tokyo nel periodo stabilito. Regna ancora l’assoluta incertezza su quando verranno disputati i Giochi Olimpici, che potrebbero anche essere rimandati al mese di ottobre o addirittura tra uno o anche due anni.

Proprio questo clima di incertezza rischia di mettere fine al sogno della sesta Olimpiade per Cagnotto. Anche fare i Giochi a tra luglio e agosto non metterebbe comunque al sicuro Tania, visto che attualmente le prove di qualificazione sono state rinviate e non è assolutamente detto che possano essere recuperate. In caso di un’Olimpiade questa estate i criteri di qualificazione potrebbero completamente essere stravolti e per Cagnotto la porta di Tokyo potrebbe chiudersi subito.

L’eventuale rinvio ad ottobre potrebbe essere davvero la soluzione migliore per la bi-medagliata olimpica, anche perchè ci sarebbe qualche mese per continuare a ritrovare il feeling nel sincro e soprattutto provare anche individualmente a centrare il pass, con anche le gare di qualificazione che sicuramente potranno svolgersi correttamente. Uno slittamento di un anno potrebbe essere ancora un lasso di tempo accettabile per Cagnotto, mentre l’eventuale Tokyo 2022 potrebbe proprio non rientrare nei piani di Tania. Due anni sono tanti, bisogna fare grandissimi sacrifici e la sensazione è quella che questo ritorno alle gare fosse una sfida bella, avvincente, ma comunque a breve termine.

Non resta ora che aspettare le decisioni del CIO e a quel punto decidere se programmare nuovamente questa grande sfida olimpica oppure scendere nuovamente dal trampolino, chiudendo definitivamente una carriera già leggendaria, ma che forse meriterebbe ancora un ultimo tuffo nella gloria.

 

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Foto: LaPresse

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